Per ricordare le più recenti sul mercato italiano, oltre alle ben note Nissan Leaf, Opel Ampera/Chevrolet Volt (extended-range), Peugeot iOn/ Citroen C-Zero/ Mitsubishi i-Miev e Renault Zoe, ci sono la Ford Focus Electric, le Mercedes Classe B e SLS AMG Coupé, le Tesla Roadster e Model S, la BMW i3 (disponibile anche extended-range con un bicilindrico) e la e-Golf.
Ma ora vi voglio parlare di un prototipo elettrico. In realtà è l'auto elettrica più veloce al mondo. Si tratta della Lola-Drayson B12/69 EV, un LMP1 che partecipa al campionato mondiale di Endurance (WEC) e ha combattuto alla 24 Ore di Le Mans nella categoria dei veicoli elettrici leggeri, ovvero con un peso inferiore ai 1000 kg.
Nel giugno del 2013 Lord Paul Drayson (fondatore e pilota della Drayson Racing Technologies) alla guida del suo EV da corsa ha raggiunto la velocità record di 328,6 km/h sulla pista dell'ex aeroporto militare di Elvington nello Yorkshire, superando di oltre 46 km/h il precedente record rimasto imbattuto per quarant'anni.
Queste sono le parole dello stesso Drayson: "Il motivo per cui stiamo lavorando a un progetto impuntato sull'elettrico da competizione è quello di mostrare il massimo livello di prestazioni dei veicoli elettrici in questo momento e con una vera auto da corsa, piuttosto che con un'auto da record di velocità su terra a forma di goccia. Inoltre stiamo dimostrando il futuro potenziale di tecnologie come la ricarica wireless per accelerare l'adozione di veicoli elettrici ad alte prestazioni. Questo è anche un ottimo modo per sviluppare il campionato di Formula E che inizia nel 2014 e dimostreremo che la Gran Bretagna è all'avanguardia di questa tecnologia vitale, che a mio avviso rappresenta il futuro dell'automobile. "
La B12/69 EV ha conquistato altri record validati dalla FIA come l'accelerazione da fermo sul quarto di miglio raggiungendo i 148,7 km/h in appena 9,742, secondi sempre sulla pista RAF di Elvington, a causa del maltempo che ha reso impossibile praticare la sfida a Bonneville, nello Utah.
Nonché ha segnato la velocità massima "ufficiale" sul chilometro di 333,271 km/h.
Questo progetto è stato sviluppato con la collaborazione di partner tecnici come Lola Racing Cars, Qualcomm Halo, Cosworth e Michelin.
Il prototipo è nato da una Lola B10, che inizialmente montava un V10 5,5 litri Judd a biocarburante.
Drayson ha sviluppato il powertrain e i componenti elettrici, il cui posizionamento e sistema di raffreddamento è stata una delle maggiori sfide del progetto a causa della necessità di integrare il sistema EV in un prototipo originariamente progettato per ospitare un motore a combustione interna. I motori, gli inverter e le batterie agli ioni di litio fosfato hanno richiesto molta attenzione sulla loro gestione termica e quindi gli ingegneri della DRT (Drayson Racing Technologies) hanno dovuto modificare e ottimizzare i sistemi di raffreddamento esistenti per poter spingere la propulsione elettrica a questi livelli.
Le priorità dei tecnici britannici sono state l'ecologia e la sicurezza. Sono stati installati ad esempio sistemi di sicurezza attiva e passiva.
Sulla monoscocca in fibra di carbonio sono stati montati dei pannelli in materiale naturale riciclato e l'aerodinamica attiva permette una riduzione della resistenza all'aria del 35%.
Proprio le ali mobili sono costituite dalle batterie strutturali create da Bae Systems, che sfruttano la fibra di carbonio per immagazzinare energia elettrica e offrono la possibilità di alimentare gli strumenti di bordo lasciando il compito di fornire l'elettricità destinata ai motori ai pacchi batteria.
Le batterie vengono ricaricate, oltre al recupero dell'energia frenante, grazie a un sistema di carica wireless sviluppato da Walcomm Halo e che verrà sperimentato anche nella Formula E. In questo modo si diminuisce il tempo di sosta delle auto ai box.
Ma il cuore di questo LMP1 sono in realtà quattro! A spingere con un'incredibile coppia le ruote posteriori sono quattro motori elettrici che complessivamente erogano 850 cavalli. La trasmissione del moto è affidata solamente ad un riduttore che collega i motori elettrici ai semiassi e il differenziale è elettronico.
La Lola-Drayson ha molti sistemi di controllo elettronici sviluppati con la Cosworth (anche la piattaforma ECU), tra i quali ci sono il Torque Vectoring, il launch e il traction control, il controllo delle batterie e della loro ricarica.
Riguardo le prestazioni di questa pistaiola verde nell'accelerazione da 0 a 100 km/h impiega 3 secondi e durante una gara l'autonomia è di poco superiore ai 15 minuti.
Da qui decidi di scaricare a terra 850 cavalli... puliti! |
Un'auto elettrica che fa un burnout? Eccola! |
Un'auto destinata a cambiare la prospettiva della propulsione elettrica, l'apripista della neonata Formula E e del lungo e duraturo sviluppo della tecnologia ibrida ed a emissioni zero. Rappresenta un riferimento per una nuova opportunità di business per il motorsport evidenziando il notevole potenziale economico delle corse rispettose dell'ambiente.
Lola-Drayson B12/69 EV, la più veloce auto elettrica a scendere in pista. Un'auto da record!
Vi allego questo video di Drayson Racing Technologies. Ah... il volume non serve!
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