Maggio 1998.
In quel di Redmond Microsoft rilascia la versione RTM di Windows 98 e a Cupertino Apple stava sviluppando il rivoluzionario iMac.
Erano anni di grande fermento per il settore dell'informatica che, grazie ai progressi effettuati dalle aziende produttrici di hardware per computer, proponeva prodotti dalla potenza di calcolo sempre più elevata rispetto agli originari calcolatori.
Nella terra del Sol Levante, invece, Nissan metteva in commercio la versione R34 della Skyline, equipaggiata con il collaudato RB26DETT da 276 cavalli dichiarati (effettivi ne erano 332) ed il sistema di trazione integrale ATTESA-ETS Pro.
Le principali migliorie erano sottopelle e non erano percepibili chiaramente, almeno finchè non si girava la chiave e si faceva risvegliare il biturbo 6 cilindri in linea di 2568 cm3.
Nell'abitacolo, però, c'era qualcosa di nuovo, di particolare, che in precedenza non si era visto su nessuna Skyline GT-R e su nessuna auto sportiva di produzione.
Era un piccolo schermo collocato sulla plancia dotato di un bottone simile alla leva analogica dei controller della Playstation e quattro tasti funzione.
Il suo nome era MFD, ossia Multi Function Display.
Tramite questo computer multifunzione era possibile tenere d'occhio tutti i parametri vitali dell'automobile in maniera dinamica ed in tempo reale, grazie ai numerosi sensori presenti e all'importante potenza di calcolo di questo dispositivo.
In un'epoca in cui la visualizzazione dinamica di dati non era ad un elevato livello di sviluppo, un computer del genere applicato su un'auto di grande produzione lasciò tutti gli appassionati di automobili e di tecnologia a bocca aperta, tanto che non era un'assurdità pensare che un oggetto del genere provenisse dal futuro.
I dati da visualizzare erano molti, tra cui rientravano la sovrappressione dei turbocompressori, la temperatura dell'olio, la portata degli iniettori, l'accelerazione laterale della vettura e tantissimi altri parametri.
Le interfacce, inoltre, erano completamente personalizzabili con infinite combinazioni di elementi visualizzabili, partendo dalla visualizzazione con tutti i parametri, fino alle visualizzazioni di uno o due elementi rappresentati in maniera più dettagliata rispetto all'interfaccia generale.
La grafica era molto avanzata per essere un sistema integrato risalente al 1998. Basti pensare che molti computer di bordo installati su modelli attuali sono dotati di interfacce grafiche in pieno stile Commodore 64 ed è tutto dire.
In altri termini, il Nissan MFD della Skyline GT-R R34 era un computer vero e proprio dotato di un sistema operativo proprietario sviluppato appositamente per monitorare tutti i parametri vitali della sportiva giapponese.
In seguito arrivò la versione Nismo di questo computer che comprendeva un numero maggiore di parametri da visualizzare con dei range di valori relativi a tali parametri ancora più estesi rispetto alla versione di base.
Si può affermare con sicurezza che è stato una pietra miliare dell'informatica legata al settore automotive e che il paragone con i PC e gli iMac in fondo non è così azzardato: elevate (per il tempo) potenze di calcolo servivano per visualizzare in maniera dinamica una serie di dati tramite un'interfaccia grafica. Cambia solo il tipo di dati da visualizzare.
Questo era il Nissan MFD della Skyline GT-R R34 nel 1998.
A distanza di oltre 15 anni un sistema del genere non ha nulla da invidiare ai sistemi integrati di controllo dati più moderni (come quello della GT-R R35, che le succederà nel 2007) a livello di completezza delle informazioni fornite.
In questo video potete vedere il sistema MFD in funzione.
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