12 come i cilindri del motore a V di una Lamborghini Aventador. Un motore capace di solleticare le fantasie di ogni appassionato, che sia egli giovane o un po' meno giovane. Avevamo già parlato dell'effetto Lamborghini S.p.A., la fabbrica dei sogni di Sant'Agata Bolognese, che ogni volta ci conferma di quanto abbiamo scritto lo scorso giugno. Ma l'altro lato della medaglia prevede, presto o tardi, la scomparsa degli attuali motori aspirati di grossa cilindrata per lasciare spazio a ridimensionati motori turbo o ibridi.
Abbiamo avuto modo di provare come le prestazioni non ne risentano, anzi, addirittura ne beneficino come, del resto, ne traggono vantaggio anche consumi ed emissioni. Tutto bello, tutto perfetto, se voi foste tra quelli che considerano l'automobile come un mezzo di trasporto da A a B o tra quegli ambientalisti convinti che tornare al 1800 sia cosa buona e giusta. Per un appassionato le auto rappresentano degli oggetti, sì, ma da apprezzare con ogni senso. Devono essere belle, per poterle ammirare, devono saper farci divertire, per emozionarci, e devono saper cantare, per poterci permettere di comunicare con loro. No, non sono da ricoverare (non ancora, perlomeno... Spero). Il rombo non è altro che un feedback, una retroazione con cui l'auto ci porta a premere sempre più a fondo mano a mano che il motore urla (pardon, canta) andando su di giri. In fin dei conti è naturale, l'uomo si può considerare una "specie musicale" in seguito ad un passato in cui la vita sociale avveniva essenzialmente grazie ai balli e ai canti di gruppo (Mark Zuckerberg e Steve Jobs all'epoca non erano ancora stati programmati) e la comunicazione, quindi, si realizzava attraverso le variazioni di armonia, di melodia e di ritmo. Eccoci, quindi, alla comunicazione con l'automobile. Quell'apparentemente inanimato oggetto meccanico che è in grado di interagire con noi, di parlarci in ogni istante, grazie alle variazioni di armonia e di ritmo trasmesse come conseguenza delle nostre azioni: "Io ci sono, continua a spingere".
Però tutto ciò diventa sempre più difficile con i moderni motori di dimensioni sempre più piccole e spesso accompagnati da fonti di potenza "esterne" per sopperire alla mancanza di cilindrata . Non si sentono, è questo il fatto, e le case costruttrici lo sanno. Siamo arrivati al punto in cui il suono di un motore viene sintetizzato e "pompato" nell'abitacolo dall'impianto stereo.
Ogni tanto però io sono uno alla vecchia maniera. Preferisco i motori che amplificano naturalmente il loro sound dagli scarichi e non dall'hi-fi. E, per dar valore alle mie parole appena scritte, vorrei allegare un video che ho registrato di persona all'Autodromo di Monza lo scorso sabato. Le foto non bastano, qui. Bisogna alzare il volume e godersi la... Sinfonia n°12.
Simone Grilli
Photo credit: https://www.facebook.com/davidmPh?fref=ts
Nessun commento:
Posta un commento