Finalmente è arrivata la nuova generazione della Volvo XC90, perché il vecchio modello era sul mercato dal 2002 e a me non piaceva granché... anzi, per niente!
Sinceramente mi immaginavo una linea più filante e di impronta sportiva e invece sembra una cassa con le ruote, che per fortuna sono disponibili fino a 22 pollici (perfette per l'utilizzo sul pavé in città o su una stradina sterrata di montagna, giusto?).
Quindi la domanda che mi viene spontanea è questa: perché questa Volvo, quando ci sono Land Rover, Audi, BMW, Mercedes e una marea di SUV più piccoli, sportivi ed economici?
Il frontale è tormentato dalle incomprensibili finte prese d'aria, mentre la griglia bassa stona non poco con quella sovrastante tutta cromata e luccicante. Le luci fendinebbia sembrano una continuazione del fascione paracolpi (unico particolare da fuoristrada) e come avrete capito sono a rischio "botta".
Non ditemi che vi piace questo posteriore (un incrocio tra BMW e Great Wall)! |
A questo punto la Volvo potrebbe decidere di censurarmi il post, ma ora devo dire due parole riguardo il posteriore, che sembra la facciata di un palazzo moderno, elegante si, ma per nulla sportivo.
Quella nella foto è una versione base (senza la griglia cromata e senza... i fendinebbia! Altro che sicurezza!) |
I gruppi ottici anteriori "Audi Style" sono privi di personalità, mentre quelli posteriori possono piacere per la loro linea che segue il profilo del portellone.
In linea generale questo nuovo XC90 perde il design muscoloso del modello precedente per immettersi nel solito design dei suv premium tedeschi.
Una rivelazione invece è l'abitacolo (sempre con la disponibilità dei 7 posti) pulito, ordinato e lussuoso con lo schermo touchscreen sulla consolle in stile tablet (è veramente un ipad!) e inserti in radica.
Dal tunnel centrale spunta il selettore del cambio in cristallo Orrefors e due comandi (accensione e volume) lavorati come il diamante. I sedili ergonomici pluriregolabili elettronicamente sono in pelle e sono disponibili il clima in versione quadrizona e lo stereo optional Bowers&Wilkins (sviluppato dagli esperti del costruttore britannico proprio nell'abitacolo della XC90) con una potenza di 1.400 watt, con 19 diffusori e un subwoofer ventilato.
I sette posti ci sono davvero, ma senza ci guadagna il bagagliaio! |
Sul fronte della sicurezza la Casa svedese è sempre stata al top e ora presenta, oltre al cruise control adattivo di seconda generazione, un pacchetto completo per la sicurezza attiva e passiva: tramite sensori e telecamere riconosce ostacoli (anche pedoni e ciclisti, di giorno come di notte) davanti, dietro e in parte alla vettura, quindi monitora gli angoli ciechi, legge i cartelli stradali, avvisa il conducente del pericolo e frena automaticamente se non interviene il guidatore, nonché controlla gli incroci e mantiene l'auto nella corsia di marcia.
Un importante sistema di sicurezza passiva è il pretensionamento automatico delle cinture accoppiato all'azione di assorbimento dell'urto grazie a un dispositivo collocato tra il sedile e il suo telaio in modo da preservare la spina dorsale da traumi permanenti.
L'XC90 è la prima Volvo con la nuova piattaforma modulare SPA (Scalable Product Architecture), perdendo oltre 100 kg rispetto al precedente modello, sulla quale è disponibile una ricca e completa gamma di motorizzazioni.
La versione ibrida T8 |
Quella più performante è denominata T8 Twin Engine ed è una versione ibrida plug-in che fa parte della famiglia E-Drive. Il motore termico è un 2.0 quattro cilindri benzina sovralimentato con compressore volumetrico e turbocompressore che agisce sull'asse anteriore, mentre il motore elettrico da 80 cavalli fornisce la spinta al retrotreno. Ciò determina la trazione integrale, che scarica a terra ben 400 cavalli e la mostruosa coppia di 640 Nm totali con 60 g/km di anidride carbonica. L'autonomia elettrica è di 40 km.
Qui vige la normativa del Downsizing! |
Altri due bei motori sono il T6 2.0 sovralimentato da 320 cv e 400 Nm (lo stesso benzina del modulo ibrido T8) con cui la XC90 AWD scatta da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e raggiunge 230 km/h con una percorrenza media di 13 km/l.
Il T5 invece ha 254 cavalli e 350 Nm, poi ci sono due turbodiesel sempre 4 cilindri da 2 litri: il biturbo D5 che "tira fuori" 225 cavalli e 470 Nm di coppia e il meno potente ma comunque poderoso D4, che eroga 190 cavalli e 400 Nm di coppia massima, ma che può raggiungere una percorrenza di 20 km/l.
Per tutte le motorizzazioni è disponibile il cambio automatico a 8 rapporti.
Il selettore dell'automatico in cristallo e lo Start/Stop con lavorazione al taglio di diamante... particolari che non trovi sulle tedesche. |
Le vendite inizieranno il 3 settembre con la XC90 D5 AWD First Edition a 94.500 euro in vendita esclusivamente online (edizione limitata a 1927 esemplari, ricordando l'anno di nascita della Volvo). Invece la entry-level D4 Geartronic Kinetic 5 posti e con la trazione anteriore parte da 52.550 euro.
La chiave della First Edition |
Lasciando perdere il design esterno, il nuovo XC90 va oltre lo status di premium e qualità tedeschi, ma è snobbato per il suo essere diverso dagli altri... ed è per questo che mi piace!
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