Novembre
è alle porte, è quasi il momento dei resoconti anche per l'annata
automobilistica. Dei grandi saloni dell'OICA mancano solo Tokyo e il Motor Show
di Bologna. Il primo lancia soprattutto concept car e modelli esclusivamente
destinati al mercato nipponico (o al limite asiatico), i giapponesi infatti
sono soliti mostrare i modelli globali "fuori casa". Il secondo come
ben sappiamo è in fase di rilancio quest'anno,
ci mostrerà soprattutto anteprime italiane. Credo sia un ottimo momento
per tirare le somme, e prenderò la palla al balzo dalla lista che Quattroruote
ha appena emesso per eleggere la novità dell'anno. 15 sono le pretendenti,
delle quali, volutamente per solleticarvi (e dirci la vostra sulla nostra
pagina Facebook) mi sbilancerò nel dire ciò che mi ha colpito o meno.
AUDI
TT
Audi
crede che si possano creare delle icone anche in un decennio, e ha ricalcato la
precedente come fosse una 911. Un bando all'originalità, che però viene
travestito da una rassicurante continuità teutonica. Mi piace il fatto che così
facendo la piccola coupe continua a parlare un linguaggio stilistico in parte
separato dal resto della gamma. Mi piacciono gli interni, con lo schermo
personalizzabile davanti agli occhi ben riuscito per forma e funzionalità. Mi
piace perchè, con quattro ruote motrici, è indubbiamente un'ottima auto. Non mi
piace perchè si poteva evidentemente essere ancora più originali, e non mi
piace l'ennesimo tentativo di saturazione di nicchie di mercato con la concept
a quattro porte che spero non veda mai la luce; che la TT sia la TT e basta. Ps. la sua versione pepata
seguirà il DTM in sei tappe in un monomarca a basso costo...ottimo!
BMW SERIE 2 ACTIVE TOURER
Ne abbiamo parlato settimana scorsa. I puristi storceranno il naso, ma la trazione anteriore era un passaggio inevitabile per BMW, visto anche il successo ormai duraturo delle omologhe Mercedes, altra marca che era baluardo dell'asse dietro. Era necessario per giustificare le economie di scala sviluppare la piattaforma Ukl e condividerla con più modelli rispetto alla sola Mini. E poi la casa bavarese ci ha ormai abituato a riempire ogni nicchia di mercato, la multispazio era nell'aria. BMW ci riesce bene; forse un pò troppo classe B, la sua unica rivale, ma a detta di molte riviste ha un ottimo comportamento stradale (una buona notizia anche per la futura serie 2 berlina). Dentro, è una BMW a tutti gli effetti; interni curati ed impeccabili, spazio e soluzioni a volontà e...forse una versione a 7 posti. Mi piace.
C1-108-AYGO
Le
tre gemelle terribili dalla Repubblica Ceca torneranno a popolare le nostre
strade con un'aria più sbarazzina e personale. Cresce l'abitabilità, la
personalizzazione, la connettività unificata per le tre. Ognuna ha una sua
anima, ognuna segue la sua strada. Mi piace l'interno delle tre, semplice ma
ordinato. Mi piace il tetto apribile integrale delle due francesi, per far assaggiare un pezzo di
cielo anche a chi per budget o esigenze deve acquistare una citycar; il
sovrapprezzo è importante ma chi abbia mai guidato una cabrio ha perfettamente
idea dei costi-benefici. Piace il tre cilindri economico ma brioso; questo
sembra il frazionamento giusto per il futuro, non me ne voglia il Twinair. Mi
piace infine che la Toyota sia riuscita a differenziare a tal punto l'Aygo da far sembrare che neppure condivida qualcosa con le francesi guardando al frontale e
al retro. Citroen e Peugeot sembrano invece aver fatto ben pochi sforzi, e questa
è l'unica cosa che non piace.
Nel
bene e nel male, purchè se ne parli. La media fà discutere. Proprio così,
"media", visto che a darle un look da crossover sono solo i
passaruota ed è più bassa di una C4 berlina. Mi piace, come ho scritto per la
DS, che Citroen torni a provocare e a sfoggiare una certa audacia, per quanto
si possa al giorno d'oggi. Si critica la gamma motori, che parte da 75cv e
sarebbero pochi per una media, ma ci si dimentica che la Cactus pesa poco meno
di mille chili, il che è incredibile. Mi piace il divano unico che si forma
nelle versioni a cambio automatico, con il bracciolo che collega le due
poltrone. Mi piace l'airbag passeggero sul cielo, che "pulirà" molte
plance in futuro. Non mi piace l'estetica esterna, perchè in effetti seppur
audace si poteva far più bella. E non mi piace il finestrino posteriore a
compasso, che posso tollerare su un'utilitaria, e come sulla DS4 ci si
ostinano. Mi strapiace, e lo voglio ripetere, l'idea, il concetto. Peugeot
andrà verso il sub-premium, Citroen affiancherà auto relativamente economiche
ad esercizi come la Cactus, con DS ormai marchio a sé.
FORD
ECOSPORT
Ford non poteva mancare nel segmento miniSUV, ma avrebbe potuto far di meglio. Per farne un'auto globale sono stati fatti dei compromessi, ad esempio la plancia di materiali non proprio eccezionali e con mille tasti, stile Fiesta prerestyling. E più corta dell'utilitaria, forse troppo, e infatti sembra più alta che larga alla prima occhiata. E ha davvero troppe griglie frontali. La boccio, soprattutto viste le auto ottime e premiate dal mercato che sforna Ford. Quella ruota di scorta sul portellone, stile vecchio fuoristrada su un'auto che di fuoristrada non ha nulla, non si può proprio vedere. Non c'è Sync che tenga, mi spiace.
Ford non poteva mancare nel segmento miniSUV, ma avrebbe potuto far di meglio. Per farne un'auto globale sono stati fatti dei compromessi, ad esempio la plancia di materiali non proprio eccezionali e con mille tasti, stile Fiesta prerestyling. E più corta dell'utilitaria, forse troppo, e infatti sembra più alta che larga alla prima occhiata. E ha davvero troppe griglie frontali. La boccio, soprattutto viste le auto ottime e premiate dal mercato che sforna Ford. Quella ruota di scorta sul portellone, stile vecchio fuoristrada su un'auto che di fuoristrada non ha nulla, non si può proprio vedere. Non c'è Sync che tenga, mi spiace.
JEEP
RENEGADE
La
piccola avventuriera è il primo vero frutto europeo del gruppo FCA. Mi piace
perché non ha rinnegato nulla dell'estetica Jeep, tanto che affiancata alla
sorella 500X non sembra averne nulla a che spartire. E la versione Trailhawk
sembra si arrampichi pure bene. Mi piace il catalogo di personalizzazione Mopar
già corposo. Non mi piacciono i prezzi, un pò altini (ma Fiat ci ha abituato a
forti sconti) e il disegno del passaruota posteriore, sgrazia un'estetica, per
quanto scatolosa, riuscita. Infine mi piace molto che si torni, a Melfi, a
costruire per un marchio estero, seppur del gruppo.
KIA
SOUL
Come per Cactus e TT, voglio premiare il prodotto fuori dagli schemi e dagli stilemi di marca. I generalisti usano il family feeling in maniera copiosa, Kia ci va piano. La Rio è diversa dalla Cee'd, come lo è dalla Picanto eccetera. Sicuramente più diverse delle scatole cinesi di Audi. Ecco, la Soul, seppur non bellissima, è ancora di più, una vettura originale ma funzionale e con tanto spazio interno. Buoni materiali interni (i coreani ormai ci abituano bene) e motori appetibili. Kia ha scelto soprattutto lei per "spaccare" nell'elettrico. Ma avrei preferito una differenziazione estetica maggiore rispetto al primo modello.
LEXUS
NX
Dopo la CT, Lexus riprova a scendere dalla sua categoria d'elezione. Avevamo visto il prototipo di questo modello, così "accartocciato", pensavamo non sarebbe mai andata in produzione se non addolcita. E invece? Come sembrano lontani gli anni in cui si copiavano gli stilemi Mercedes...la Lexus è ormai matura anche per lo stile (per la sostanza lo è sempre stata). Mi piace l'originalità, a differenziarsi dalle altre SUV medie. E mi piace che si continui sull'ibrido per tutta la gamma, così da caratterizzare il marchio di fronte al cliente, al quale sembra di fare una scelta "secca" a scegliere Lexus e a quasi non prendere in considerazione altro. Ma quel sistema epicicloidale, a simulare un cambio tradizionale, sembra più un CVT, ai tempi del quale in Europa dobbiamo ancora abituarci evidentemente. Non è un mostro di precisione insomma.
MERCEDES
GLA
Anche qui, come per la Citroen, parliamo di un crossover per modo di dire; pochissimi sono i centimetri in altezza che la separano dalla classe A, sua progenitrice. Sulle riviste pure la seduta è poco più alta. Però mi piace il concetto: non si è voluta fare una miniSUV ma una A più funzionale...sono stanco di pachidermi in doppia fila fuori dalle scuole materne. All'esterno è più muscolosa, all'interno ha più soluzioni e materiali diversi per la plancia. Aumenta lo spazio in altezza per chi siede dietro, tallone d'achille della berlina.
MINI
HATCH
La terza serie dopo la rinascita BMW ne denota la maturità, ormai la piccola è integrata nella gamma della casa madre perchè basata sul modulo Ukl (serie 2 Active Tourer). Cresce nelle dimensioni e all'interno diventa ancora più sciccosa. Ma quegli optional costano davvero troppo, si perde di vista il segmento d'appartenenza. Anche le altre segmento B stanno andando per la strada della personalizzazione e la Mini rischia di vedersi erodere una grossa fetta di mercato. Mi piace che sia rimasto il cosiddetto "go-kart feeling", ciò che la rende unica. Attendiamo con impazienza la JCW...Ma quella versione 5 porte è davvero sproporzionata, sembra semplicemente allungata senza alcun accorgimento stilistico per alleggerirla. Si, servivano due porte in più. No, non mi piace.
NISSAN QASHQAI
Rieccola
la best seller europea, colei che ha inventato il segmento crossover. Pensavamo che non ci saremmo mai tolti dalla testa l'insipida Almera, e invece adesso Nissan si è talmente ristabilita nel segmento C (quale la Qashqai, anche se rialzata, appartiene) che ora ci riprovano con la Pulsar. Dopo la buonissima prima versione della crossover nipponica, si era chiamati alla prova di maturità. Piace il design, più personale ma non ardito, che le dà uno slancio sportiveggiante. Piace l'onnipresente 1.5 dCi Renault. Non piace lo stile degli interni, e soprattutto il volante, ma sono di buona qualità percepita. Infine mi piacciono i listini, immutati sebbene la Qashqai abbia fatto un salto di qualità e il Safety Shield, un pacchetto di sicurezza completo ad un prezzo ragionevole.
OPEL
CORSA
Opel non aveva ancora trovato un partner forte per la sua storica segmento B. L'alleanza con PSA avrebbe portato alla prossima Insignia-C5 (quest'ultima peraltro incerta) ed una eventuale C3 sarebbe arrivata troppo tardi. Ripetere la condivisione con Fiat invece avrebbe comportato tempi biblici per attendere una nuova Punto, visto l'attendismo marchionniano. Che fare? Ristilizzarla per la seconda volta, in maniera massiccia. Non mi piace l'estetica, un pò sotto tono; si è voluto seguire lo stile della non apprezzata Adam. Piacciono invece i motori, un nuovo 3 cilindri benzina fà la parte del leone, tuttavia rimarranno le varianti aspirate. E c'è pure un 1.3 CDTI. E un nuovo cambio automatico.
RENAULT
TWINGO
Si torna all'originalità della prima serie? No, più semplicemente si devono far quadrare i conti e ammortizzare i costi, visto il piccolo margine di guadagno del segmento non si può star da soli. Con PSA e Toyota già apparentate, con Fiat latitante che verrà anche abbandonata da Ford per la prossima Ka, con la sorella Nissan che farà solo la prossima Micra in Inghilterra e darà vita a varie Datsun e Dacia...con chi fare una segmento A? Rimaneva solo Mercedes praticamente. Ed eccola qua, la piccola trazione posteriore. Mi piace che sia abitabile ma cortissima, ma non aspettatevi i miracoli nel bagagliaio. E abituatevi ad un pavimento più alto del solito. Mi piace il raggio di sterzata, libere le ruote dalla meccanica anteriore ti fanno invertire la marcia in un fazzoletto. Tante personalizzazioni, addirittura il portaoggetti che diventa una borsa da portar via, l'R-Link. Infine l'ultima chicca, il tetto apribile integrale; non mi tancherò mai di dire quanto bello sia.
Discorso come sopra, declinato anche in versione baby. Anche qui non si poteva star da soli, ma la meccanica dietro doveva essere un punto fermo. Più larga ma della stessa lunghezza, non mi piace il look asiatico che le è stato dato. La maggior larghezza dovrebbe dare più sicurezza. E la Forfour, che torna dopo il primo fallimento, potrebbe stavolta aver successo. Mi piace come si sia riuscita a differenziare dalla cugina Twingo. Insomma, i tre veicoli sembrano nati bene.
VOLKSWAGEN PASSAT
Rappresentanti
di cancelleria di tutto il mondo, news! Non necessariamente buone, perchè ormai
il grande classico di Wolfsburg sembra essere stato riposizionato leggermente
al di sopra di una berlina di marchio generalista. Forse troppo. E diventerebbe
una news da agente bancario più che altro. Dentro sembra una premium, il che
direte sarà un bene, ma non necessariamente per le vendite. Da un lato rischia
di essere soppiantata dalle station wagon coreane e dall'ottima Mondeo di cui
parlavamo qualche settimana fa. Dall'altro in famiglia soffrirà la concorrenza
interna della prossima Skoda Superb
che promette di essere, come look e qualità, una specie di A6 da saldo. Non ci si è
sforzati minimamente a disegnarla con un minimo di originalità, dimenticandosi
che non è la Golf. Ma mi sforzerò di farmela piacere perchè, oltre ogni critica,
e posto che sono stato volutamente cattivo, sarà la solita, ottima
Passat...comoda e con un bagagliaio gigante. Auspico la versione a metano fin
da subito, che promette percorrenze da rappresentante appunto, in economia.
Dopo aver preferito la stupenda Jaguar F-Type per il 2013, quest'anno dico C4 Cactus. Per il 2015 la 500X è riuscita, delle dimensioni giuste e più armonica della L, potrebbe essere un bestseller. Ma per ragioni di cuore dico Miata...lo vedremo anno prossimo!
E voi? Qual è la vostra preferita? Spero di avervi stuzzicato abbastanza...vi aspettiamo sulla nostra pagina Facebook!