Fino a poco meno di una decina di anni fa, i motori turbocompressi a benzina erano qualcosa di strettamente legato alle auto giapponesi ad alte prestazioni o a pochissime auto europee, che erano perlopiù versioni sportive di auto di grande serie prodotte in numero relativamente limitato. Col passare degli anni, però, questa tecnologia ha preso sempre più piede nelle strategie di progetto delle varie case automobilistiche, mettendoci questo componente su un numero di modelli sempre più vasto. Adesso troviamo motori turbo anche nei modelli di categoria minore (vedi le 500 col motore multiair 0.9 sovralimentato o l'Alfa MiTo equipaggiata con lo stesso motore). Alla base di tutto questo c'è la necessità di far fronte alle sempre più stringenti norme antinquinamento cercando di mantenere le potenze su livelli abbastanza decenti, e il turbocompressore è la via più facile per arrivare a ciò, data la facilità dalla quale si possono generare potenze relativamente alte con motori delle dimensioni di un frullatore. Anche agli antipodi del mercato delle auto, nel settore delle Supercar, si sta seguendo questa via. A partire dalla MP4-12C di McLaren, pian piano tutti i produttori si stanno avviando verso la via del motore sovralimentato. Pagani, con la sua Huayra, ha solcato il percorso da seguire e adesso potrebbe accodarsi anche Ferrari nel seguire questa strategia. E qui entriamo nel vivo dell'articolo. Dopo aver equipaggiato con un motore sovralimentato il modello entry level (si fa per dire) di gamma, ossia la Ferrari California, con un 3.9 V8 sovralimentato da ben 552 cavalli, gira voce che la prossima auto ad avere un motore sovralimentato sia la berlinetta della casa, la 458 Italia, dopo che ci sono stati vari rumors su una LaFerrari XX equipaggiata col motore V6 turbo della F14-T. Se dovesse essere vera questa voce, addio al V8 a manovellismo piatto capace di spingersi fino ai 9000 giri/min e di procurare emozioni uniche col suo urlo al limitatore. D'altro canto, un motore plurifrazionato con una cubatura elevata ha la capacità di generare una quantità di potenza e coppia elevatissima.
L'attuale Ferrari 458 |
Infatti si parla di ben 670(!) cavalli di potenza generabili dal 3.9 della California T in una configurazione più spinta. Per il momento non si hanno altri dettagli in merito, ma alcune voci (in attesa di conferma) danno una "458 T" (nome inventato che potrebbe essere vero come potrebbe non esserlo) in produzione a partire addirittura dal prossimo anno. A riprova di quanto detto, ci sono alcune foto spia di una 458 con più appendici aerodinamiche e delle prese d'aria (mascherate ovviamente) che non troviamo nel modello aspirato. Chissà se tali voci troveranno una conferma e chissà (se dovesse essere vero) che il bonus di potenza e una vettura più leggera basteranno per gli appassionati a compensare la mancanza di una colonna sonora appropriata. Sta di fatto che, se dovesse esserci una 458 turbo, la Ferrari farebbe un importante passo avanti nell'abbattimento delle emissioni nocive dei suoi modelli sportivi. Giusto per fare un confronto, la 360 Modena del 1999 produceva 415 g/km di CO2, mentre la 458 Speciale produce "solo" 275 g/km di CO2. Col motore turbo si abbatterebbero ancora di più le emissioni. In ogni caso, chi vivrà, vedrà.
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