Nel mondo dei motori esistono due categorie di persone: chi segue una determinata corrente (stilistica, tecnica) e chi decide di crearne una nuova tutta sua. Quest'ultima categoria viene bollata da molti come "banda di visionari". In realtà è proprio questa "banda di visionari" che ha portato innovazione nel mondo dei motori. Basti pensare ai vari Horacio Pagani, Enzo Ferrari, per farsi un'idea di chi sono questi "visionari".
Uno di questi è il francese Ludovic Lazareth.
A differenza dei sopracitati, Lazareth si occupa principalmente di motociclette. La nota principale del suo operato è l'aggressività delle linee dei suoi modelli, tali da indurre Yamaha a collaborare per creare delle versioni speciali di alcuni modelli, tra cui il maxiscooter T-Max e la streetfighter V-Max, un'autentica bestia da spari al semaforo con un motore infinito da ben 200 cavalli!
L'estro di Lazareth, però non si ferma solo ai modelli della casa dei tre diapason: infatti il preparatore transalpino è noto anche per aver reinterpretato modelli di altre case tra cui una scrambler su base BMW R 1200 R, senza dimenticare una special su base Buell XB12S.
Lazareth non si limita solo a creare mezzi dalla linea molto aggressiva, ma spesso le sue modifiche riguardano anche la meccanica del mezzo: uno degli Yamaha T-Max costruito da Lazareth non si limita solo all'estetica (che migliora di molto la linea del veicolo) ma si spinge ben oltre l'immaginario del tuning motociclistico. Infatti questo particolare T-Max è dotato di un compressore volumetrico che porta la potenza complessiva a 60 cavalli e spinge il T-Max oltre la soglia dei 200 km/h.
Il vero colpo di genio di Lazareth, però, è il Wazuma. Tecnicamente è un quad, praticamente è l'anello di congiunzione tra una motocicletta e un'automobile.
Sono state costruite cinque versioni dello Wazuma, di cui due basate su Yamaha R1 e altre tre, di cui due davvero special che terrò per ultime.
La prima declinazione di questo mezzo particolarissimo è il Wazuma R1. Come detto prima, è costruito su base Yamaha R1, infatti riprende la meccanica della supersportiva giapponese col motore da 998cc a scoppi irregolari e il cambio estraibile. Il telaio è qualcosa di totalmente nuovo. Si differenzia rispetto a quello di un quad convenzionale per il fatto di avere un asse anteriore con un interasse maggiore, e un asse posteriore (che è quello su cui viene scaricata la potenza) di interasse minore.
Guardandolo dall'alto sembra che le ruote abbiano una configurazione a W, a differenza dei quad convenzionali. Inoltre le ruote di questo mezzo incredibile sono delle ruote di automobile, a rimarcare il concetto di essere l'anello di congiunzione tra motociclette e automobili. Adesso qualcuno penserà:"Che vantaggio ne è stato tratto?". Il vantaggio principale è dato dalla maggiore stabilità alle velocità più alte e da prestazioni migliori grazie anche alla particolare confermazione delle ruote posteriori che sono accoppiate. Una soluzione che ricorda vagamente quella adottata dal Wazuma R1 è quella del prototipo a tre ruote RC di Peugeot che doveva essere usato per dei campionati monomarca. Concettualmente tale prototipo è quello più vicino al Wazuma R1.
La differenza principale tra il Wazuma e il prototipo citato sopra è che, oltre ad essere un mezzo circolante su strada,il Wazuma si guida come un quad. Quindi niente volante, sedili a guscio e pedaliera, ma manubrio e comandi a mano. Come ogni mezzo incredibile, anche il Wazuma R1 ha un nome incomprensibile a molti.
Esso deriva dal giapponese "Zuma" che significa "tempesta. Del Wazuma R1 ne è stata ricavata anche una versione più improntata all'uso sportivo, denominata "Wazuma R1-R". La base meccanica è la stessa, ma sono stati effettuati accorgimenti a livello di telaio e di ciclistica per spingere questo mezzo folle ancora più al limite verso prestazioni incredibili per un mezzo che tecnicamente sarebbe un quad.
Adesso che si è parlato del Wazuma R1, le cose si fanno davvero interessanti. Da ora in poi tutto quello che leggerete sarà legato a qualcosa di ingegneristicamente folle ai limiti della genialità.
Il primo di questi tre misteriosi modelli di Wazuma è il modello GT, presentato quest'anno al salone di Ginevra. Questa versione particolare riprende più la filosofia automobilistica, dato che ha una carrozzeria automobilistica, due posti a sedere affiancati e le classiche strumentazioni da automobile.
Il telaio però è sempre lo stesso del Wazuma R1, opportunamente rivisto per reggere il motore da 3996 cm3 sovralimentato da ben 375 cavalli di potenza e ben 525 N/m di coppia.
A differenza del Wazuma R1, questo mezzo può essere guidato anche senza casco, dato che tecnicamente non è un quad, ma un'automobile a tutti gli effetti. Il peso si attesta intorno ai 985 kg con un rapporto peso/potenza pari a 2,6 kg/cv.
Il secondo di questi tre misteriosi modelli è il Wazuma V8F. E qui entriamo nella fantascienza. Avete mai visto qualcosa di simile a un quad equipaggiato con un motore Ferrari?
Beh, questo Wazuma, che è più una navicella spaziale, è equipaggiata dal motore 3.0 V8 della Ferrari 308 GTS (e qui si spiega la F nel nome del mezzo) che su questo modello sprigiona una potenza di ben 250 cavalli (!). Con una potenza del genere su un mezzo del genere si può anche viaggiare nel tempo. In un articolo scritto in passato avevo detto che se avessero dovuto fare il film "Ritorno al Futuro", avrebbero scelto la SVM Qashqai da 1100 cv.
In realtà Doc avrebbe scelto questa e avrebbe viaggiato nel tempo da solo, e tanti saluti a Marty Mc Fly. C'è tanta di quella tecnica su questo Wazuma V8F da far impallidire persino una Ferrari 458 Italia: cambio sequenziale a 6 marce preso da una BMW M3, sistema di iniezione del carburante ripreso da due moto sportive, elettronica di gestione Sybelle regolabile tramite computer.
A livello di ciclistica si assiste al capolavoro: freni a disco Brembo da ben 324 mm calzano su cerchi da 18 pollici gommati 285/35/ZR18 all'anteriore e 315/35/ZR18 al posteriore. Le sospensioni sono tali da far impallidire una hypercar: costruite su misura da Ohlins (il migliore nel settore) sono di tipo push-rod. Roba degna di una LaFerrari o una McLaren P1.
Definitelo pure un quad, ma per me si sta parlando di supercar nel vero senso della parola! Non arriverà a 300 km/h, ma darà delle sensazioni di guida che nessuna moto sportiva e nessuna supercar odierna riusciranno a dare nemmeno lontanamente.
Il terzo, e ultimo, modello è addirittura equipaggiato con un motore a 12 cilindri a V di 5.0 litri da ben 350 cavalli di derivazione BMW (è il motore della BMW 850Ci).
Basato sul Wazuma V8F, questo modello particolare è stato prodotto in un solo esemplare e venduto per 200.000 euro. La particolarità di questo modello è data principalmente dal motore, capace di funzionare anche con alimentazione a etanolo.
I Wazuma di Lazareth sono veicoli senza mezzi termini: o li ami o li odi.
E per la follia che c'è alla base di questi mezzi, noi di Throttle Addicted (me in primis) li amiamo!
(Tutte le foto che vedete sono tratte dal sito lazarethautomoto.com)
(Tutte le foto che vedete sono tratte dal sito lazarethautomoto.com)
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