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La città vista di notte

"Only one step further to fall down
Into the big black hole of the lonely town
Didn’t speak for a while now
no sun for a while now
wish I could talk with my eyebrows
it’s not what you think but it’s close
far away from reality
it’s a little lonely
but my green makes it nice and warm
doesn’t feel like something wrong at all
the best is when i’m on my own
this is why i prefer to be alone."

Le parole sono tratte dalla prima strofa della canzone "Lonely Town" di fLako (scritto volutamente così) e parlano dell'esperienza di vivere la città deserta e di fuggire dai pensieri isolandosi dal resto del mondo, proprio come fa la città nel momento in cui non trovi nessuno (o quasi in giro).
E' incredibile ritrovarsi nelle parole di questa canzone quando, per un motivo o l'altro, ti trovi al volante della tua automobile a girare per la città deserta in una domenica sera d'inverno. 
E' incredibile il senso di vuoto che aleggia sulle strade, prive dei chiassosi automobilisti in perenne gara con il tempo che pensano di guadagnare tempo suonando il clacson come un chitarrista farebbe con una Fender Stratocaster. 
E' paradossale non vedere pedoni che attraversano al di fuori delle strisce pedonali o improvvisati ciclisti a bordo di bici pieghevoli che fanno improbabili gimcane tra le auto costrette ad andare a passo d'uomo.
Sono visioni a cui non siamo abituati, dato che siamo assuefatti dai rumori del traffico quotidiano e dalla visione delle strade congestionate.
Vedere la città deserta fa sentire piccoli di fronte all'immenso contesto urbano, fa scoprire nuovi dettagli che durante il tran tran quotidiano non noteremmo.

Si respira un'aria diversa, non satura dei gas di scarico delle automobili.
Sentirsi piccoli di fronte ad uno scenario simile ci riporta coi piedi per terra, in un mondo in cui basta poco per sollevarli e perdere i contatti con la realtà, ci dà nuovi spunti di riflessione in un mondo in cui le menti si stanno atrofizzando, ci fa sentire soli.
Questo tipo di solitudine non deve essere visto in un'accezione negativa, ma deve intendersi come un momentaneo distacco dalla caotica realtà che ci circonda.
Stare da soli spesso è fondamentale per smaltire la sbornia giornaliera di parole, rumori, figure che ogni giorno fungono da martello che batte contro il cervello che si trova a fare da incudine in questo caso.
I pensieri si sviluppano rapidamente e si moltiplicano nella testa, finalmente sgombra dalla pesante quotidianità.
Vedendo un clochard ad un bordo di strada ci si sente vicini alla sua "solitudine" e a volte si prova invidia perchè lui, il clochard, non è afflitto da una quotidianità tiranna.
La città prende colore, quello dei lampioni unito al nero della notte, che subentra al grigiore della giungla di vetture di colore grigio o nero tipico della giornata.
Si colgono tante sfumature e la mente si apre, ci si sente meglio dal punto di vista mentale, i problemi quotidiani sembrano svaniti e non si sente più quel senso di oppressione a cui porta la pesante routine quotidiana.
Una volta giunti a casa (o a destinazione) ci si sente meglio e si è pronti ad affrontare con una carica maggiore la giornata successiva.
E' incredibile l'effetto positivo che può avere un giro (anche breve) in auto di notte nella propria città deserta.





GOODIES

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