L’efficacia (sperata) del Torio

Come sapete in questo blog ci occupiamo di auto d’epoca, siamo infatti consapevoli che una certa maniera di concepire l’automobile si sia purtroppo “persa di strada”, non abbiamo però gli occhi rivolti solo al passato!

Al contrario, pur partendo dalla convinzione che un pò di benzina, usata per dare movimento a vetture classiche, non possa pregiudicare in modo significativo l’ecosistema del nostro pianeta, prestiamo molta attenzione all’innovazione tecnologica nel mondo dei carburanti.

Notizia di ieri sull’edizione online del Corriere.it, l’auto a Torio che pare (ma purtroppo è tutto da verificare) sia non molto lontana dall’inizio della sua produzione in serie.

Come potete leggere l’azienda LPS, responsabile del progetto, fa sapere, tramite il Ceo Charles Stevens, che: «Un grammo di torio dispone della stessa energia di 28.000 litri di benzina».

Questo significa un risparmio incalcolabile sia sul versante costi che sul versante inquinamento!

Noi di VitadiStile siamo in prima linea nel dare risalto al motorismo green, sia per quanto riguarda il futuro del pianeta sia perchè convinti che l’auto di oggi non debba per forza ridursi all’equazione “auto = strumento” al pari di un qualsiasi altro elettrodomestico, ma debba imparare dalla sua storia.

Non è stata l’evoluzione progettuale dei motori a causare l’inquinamento, ma il suo concepirla col passare degli anni sempre uguale a sè stessa, ancorata a schemi del passato, incapace di rinnovarsi e darsi una propria dimensione “etica”, ma arrestandosi a esperimenti sul piano emissioni dalla dubbia riuscita, ultimo di questi il FAP.

Le stesse linee che ci entusiasmano ancora oggi erano frutto della più avanzata ricerca stilistica di ieri, non dobbiamo cadere nella trappola: “Guardiamo a ieri e viviamo nella dimensione nostalgica di un passato che non ritornerà”, perchè quello non era il passato per l’epoca della sua concezione, ma il futuro!