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The show must go on


Elettrico, ibrido, downsizing, consumi, emissioni. Tutti vocaboli che un petrolhead, un appassionato di motori, non vorrebbe mai sentire pronunciare. Ancor peggio se a dirli sono le case costruttrici. Cosa ci aspetta in un futuro non troppo remoto? Basta sfogliare una qualsiasi rivista automobilistica per schiarirsi le idee riguardo alla tendenza delle quattro ruote, che già nel presente è rivolta all'attenzione per la salvaguardia dell'ambiente. Motori completamente elettrici, motori ibridi, motori sempre più piccoli ed efficienti, sembra questa la prospettiva di domani.

Ma per quanto riguarda le sportive? 
Nel 2008 la Tesla Motors irruppe nel mercato delle auto ad alte prestazioni con un modello del tutto elettrico, la Roadster, che fece molto parlare di sé, sia nel bene che nel male. Ma non fu nient'altro che l'inizio. Nello stesso anno venne presentata una berlina sportiva ibrida, anch'essa americana: la Fisker Karma, nella quale il motore a combustione veniva utilizzato praticamente "per ricaricare le pile" dei propulsori elettrici.
Nel 2010 la Ferrari se ne uscì con una versione ibrida della 599 GTB, la HY-KERS, capace di sviluppare una potenza di circa 100 CV maggiore rispetto alla 599 di serie. Mica male, ma rimase solo un prototipo.
Nel 2012 la Honda annunciò clamorosamente il ritorno della mitica NSX ma, questo giro,con ben due motori elettrici a far da compagnia ad un V6 a benzina. Sempre nel 2012 Audi tirò fuori dal cilindro una R8 tutta elettrica, la "e-tron", e Mercedes fece lo stesso con la SLS AMG Electric Drive.
L'ulteriore colpo di grazia per gli appassionati arriva dal giappone: la prossima EVO sarà ibrida.
Insomma, oramai abbiamo già capito l'andazzo, no?


Inoltre, tre grandi nomi hanno intenzione di girare il coltello nella piaga. Di chi stiamo parlando? Di McLaren, Ferrari e Porsche. Tre case che hanno fatto la storia dell'Automobilismo con la "A" maiuscola, fatto di passione, di tradizione e di ricordi indelebili nel panorama agonistico, ma che hanno deciso di adattarsi alla tendenza attuale, trasformando in ibridi i loro modelli di punta.
Ma è così grave? Direi di no, visto che, dati alla mano, tutte e tre le vetture (Ferrari LaFerrari, McLaren P1 e Porsche 918) hanno potenze che si aggirano intorno ai 900 CV. Novecento. Che sono tanti. Molti. Un macello. Abbastanza da sciogliere ogni dubbio sull'identità da hypercar al top sia come prestazioni, sia come tecnologia, che questi bolidi continueranno a mantenere anche in futuro.




Gli appassionati devono farsene una ragione. Oramai è questa la strada che la maggior parte delle case ha intrapreso, che sia per l'ecologia o che sia per una botta di potenza in più, questi veicoli (ibridi, elettrici, turbopompati, &co.) stanno sempre di più affiancando le canoniche automobili con motori termici, sia nell'uso quotidiano, sia nelle competizioni, come testimoniano la leggendaria 24 Ore di Le Mans (nell'edizione 2014 vedremo ben 3 ibride - Toyota, Audi e Porsche - e una vettura totalmente elettrica, la Nissan Zeod RC) e il campionato mondiale di Formula 1, con l'installazione del KERS (un sistema di recupero dell'energia in frenata, riconvertita in energia elettrica successivamente trasmessa per ottenere più potenza).



Simone Grilli


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