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K20 Fever: LHT Performance K-Sight e LHT Performance KR-Z

La serie di propulsori K20 di Honda è universalmente riconosciuta dagli appassionati come una delle migliori serie di motori mai prodotti da una casa automobilistica.
Ed hanno assolutamente ragione, in quanto le potenze specifiche vanno ben oltre i 100 cv/litro nelle versioni di produzione più potenti e con determinati lavori le potenze salgono ulteriormente. Inoltre i regimi di rotazione di questi propulsori sportivi sono altissimi, quasi motociclistici.
Ciò si traduce con un'elevatissima reattività del propulsore agli input che il piede destro dà sul pedale dell'acceleratore, col risultato che la lancetta del contagiri sale con la stessa velocità con cui Bolt percorre i 100 metri in gara.
Sono tanti gli elaboratori che adoperano questa unità per i propri progetti e due di questi progetti sono incredibili, tanto da attirare la mia attenzione e la mia ammirazione.
Questi due progetti di cui si parlerà sono a dir poco incredibili perchè le basi di partenza sono due auto, di cui una in particolare, votate all'abbattimento delle emissioni e dell'ecologia.
Sto parlando della Honda CR-Z e della Honda Insight.
Avete letto bene, non vi sto prendendo in giro, è tutto vero. 
I ragazzi di LHT Performance hanno trapiantato il potente propulsore aspirato nei due modelli ibridi di Honda. 
Per quanto riguarda la KR-Z, una modifica del genere non desterebbe tanto scalpore, dato che la vettura originale ha una linea molto sportiva ed un ottimo telaio (lo ZF1) ma pecca dal punto di vista del propulsore, visto che gli ingegneri giapponesi hanno installato un triste 1.5 da 114 cavalli ed un motore elettrico che porta la potenza complessiva a 126 cavalli in funzionamento combinato. 





Quindi, via il sistema ibrido e dentro il propulsore da 1998 cm3 siglato K20Z3.
Ovviamente l'installazione di questo nuovo propulsore prevede una serie di aggiornamenti del veicolo alle nuove prestazioni in gioco, su cui spiccano nuove molle ed ammortizzatori, cerchi da 17 pollici su gomme Dunlop Z1, nuovi supporti rinforzati costruiti da LHT, insieme ad uno scarico tutto nuovo composto da collettori 4 in 1, tubo centrale e terminale. Dal punto di vista della trasmissione si provvede con una nuova frizione rinforzata che completa il comparto originale composto da cambio a 6 marce e differenziale a slittamento limitato meccanico. Ovviamente per provvedere al raffreddamento del propulsore è stato installato un radiatore maggiorato e tubature adeguate.




Lo stesso vale per l'elettronica, grazie ad un sistema di cablaggio totalmente riprogettato da LHT Performance in luogo dell'originale ed una ECU Hondata opportunamente modificata.
Vedendo la KR-Z parcheggiata, un occhio poco attento non noterebbe la differenza con una CR-Z originale, a dimostrazione di quanto una modifica del genere sia stata discreta dal punto di vista estetico.




Ciò ha un senso ben preciso, perchè la KR-Z è un'auto perfettamente utilizzabile su strada, affidabile e capace di divertire il conducente (grazie al motore molto reattivo capace di oltre 210 cavalli alla ruota) senza rinunciare all'aspetto pratico (infatti i consumi dichiarati si attestano su una media di 40 miglia per gallone, ossia circa 16,9 km/l).
Sono disponibili inoltre, versioni da oltre 300 e 500 cavalli della KR-Z.
Con un progetto del genere, LHT Performances ha saputo dare la giusta anima alla CR-Z, quella che ti aspetteresti da un modello con una linea aggressiva e sportiva proprio come la CR-Z.
Lo slogan "Double the HP, double the fun" è molto azzeccato, quindi, e senz'ombra di dubbio, la KR-Z è una delle migliori CR-Z modificate adatte anche all'uso stradale.





Parlando della K-Sight, invece, la prima cosa che mi viene in mente è quanto siano folli (in senso positivo) questi ragazzi che hanno cercato di stravolgere l'anima di una tranquilla auto votata all'abbattimento delle emissioni installandoci un propulsore sportivo.
Una Insight prima serie con un K20A2 è quanto di meno ti aspetteresti di incrociare in strada, un lupo affamato con le sembianze da agnellino, un maestro di arti marziali miste travestito da imbranato. 
La prima serie della Insight era una piccola coupè dalla linea molto aerodinamica (atta a ridurre i consumi) con un modesto motore a 3 cilindri da 1 litro, combinato con un motorino elettrico che portava l'intero sistema a generare circa 80 cavalli.




I ragazzi di LHT l'hanno dunque stravolta a partire dal telaio, opportunamente rinforzato con una struttura apposita in alluminio ed irrigidito. Dopo queste operazioni si è proceduto con l'installazione dei nuovi supporti rinforzati e con il trapianto del motore, dotato di una nuova frizione rinforzata. 
La vettura viene quindi dotata di nuove sospensioni regolabili e freni presi da una Acura RSX Type S per garantire la massima tenuta ed una frenata sicura ed adeguata alle prestazioni del potente propulsore. 
Ovviamente, anche la K-Sight viene dotata di un sistema di scarico completo completamente ed accuratamente progettato da LHT Performance che comprende i collettori di scarico, la sezione centrale ed il terminale, progettato in modo da non rendere l'auto troppo rumorosa.




Al sistema di scarico si aggiunge, inoltre, il collettore di aspirazione nella lista dei componenti progettati dalla LHT Performance.
Anche la K-Sight si propone di essere una versione adatta all'uso stradale, visto che tutte le componenti fondamentali per la guida di tutti i giorni e le varie dotazioni di sicurezza sono state mantenute. Non è assolutamente un'auto da trackday e ciò lo si capisce dal sistema di scarico progettato appositamente per mantenere le emissioni fonometriche basse. 
Dal punto di vista dei consumi, ci si attesta intorno alle 48 miglia per gallone dichiarate (20,4 km/l) di media.
Si unisce l'economia alle prestazioni, la praticità al divertimento e ciò lo si nota anche nell'abitacolo, in cui, oltre ad i sedili sportivi con l'apposito logo "K-Sight", si può notare la strumentazione (opportunamente adattata a livello di collegamenti e cablaggi) ed il volante di una Honda S2000 in luogo dei poco sportivi componenti originali.




La potenza è di ben 217 cavalli rilevati alla ruota.
Per chi non fosse soddisfatto di tale potenza, esiste anche una versione sovralimentata da oltre 300 cavalli (sempre rilevati alla ruota) della K-Sight ed attualmente è in fase di sviluppo una versione da circa 450 cavalli sempre della K-Sight.
Dimostrando di installare questo motore in due modelli tutt'altro che sportivi all'atto pratico, la LHT Performance ha saputo integrare al meglio un propulsore sportivo senza sacrificare la praticità della vettura e la comodità della stessa.
Coniugare prestazioni e comodità è una missione sicuramente difficile, specialmente se la base di partenza non è un modello di impostazione sportiva. 
Spesso molti tendono a creare auto competitive in pista partendo da modelli non sportivi (un esempio è la Honda Jazz) e modificandoli fino ad arrivare al punto di privare la vettura originaria della sua identità originale.
Quindi, i ragazzi di LHT sono riusciti in una vera e propria impresa, che è quella di aver trapiantato un motore sportivo e di aver modificato l'auto in maniera tale da essere sicura, affidabile e pratica per l'utilizzo quotidiano, senza rinunciare alla sportività.
Finora ho visto davvero poche auto modificate curate in una maniera tale da non sembrare auto modificate, ma auto di serie.
Le due creature di LHT Performance rientrano tra quelle poche auto.


Si ringrazia calorosamente LHT Performance ( http://www.lhtperformance.net/) per le foto e per l'autorizzazione data per scrivere quest'articolo.

GOODIES

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