Notizie

Livree one-off o differenziate: l'abito non fa il monaco

Nel 1999 la British American Racing corse con una livrea assimmetrica di due diversi brand di sigarette; il proposito era però di schierare le due monoposto con livree differenti. La FIA, come reazione, decretò che una squadra da quel momento avrebbe dovuto correre tutta la stagione con gli stessi colori su entrambe le macchine; questo, di fatto, ha messo fine per sempre ad un'usanza, anche se commerciale, molto "romantica", lasciandola appannaggio di altri campionati come la MotoGP. Quella delle livree differenziate in squadra. Ciò ha limitato anche le cosiddette "one-off". Facciamo un piccolo viaggio nella storia per vederne alcune!




Incominciamo con l'esempio più famoso di livrea one-off. Keke Rosberg corse il Gran Premio del Portogallo con una MP4/2C sì con il classico layout Marlboro, ma con un rosso "ingiallito". Quello che era effettivamente giallo, fu utilizzato per un esperimento promozionale per le Marlboro Lights. In TV tuttavia non rese al meglio e la livrea venne accantonata.


Torniamo indietro al 1977; la March, al suo ultimo anno nella massima serie, corse con livrea Hollywood per Ribeiro e la "futura" storica Rothmans per Ian Scheckter.



March non era nuova a queste variazioni sul tema; ciò fu eclatante l'anno precedente. Merzario corse con i colori Ovoro, Stuck con quelli del celebre liquore Jagermeister, Brambilla con un'auto sempre arancione, ma della Beta. Infine Lella Lombardi e Ronnie Peterson condivisero una March "Lavazza", che cambiava livrea ad ogni gara per pubblicizzare il commercio di opere d'arte!


 

A Watkins Glen, durante il Gran Premio degli Stati Uniti Est 1978, James Hunt portò in gara una McLaren M26...particolare.


I colori più..."accesi" in quel periodo li ebbe tuttavia la scuderia fondata da John Surtees, chiamata col suo cognome. Dal '76 al '78 schierarono con una monoposto sponsorizzata dalla nota marca di profilattici Durex. L'altra monoposto alternò negli anni: Chesterfield, Campari e Beta.


Riavvolgiamo il nastro della storia di un altro bel po'. Gli ultimi due GP della stagione 1964, in USA e Messico, la Ferrari non li corse in rosso! Per protesta contro la mancata omologazione della 250 LM nella categoria GT, Enzo Ferrari iscrisse le sue macchine tramite NART con un'inedita livrea bianco-blu.


La differenziazione più bella, però, l'abbiamo in casa Shadow, anno di grazia 1979. Tutti conoscono la DN9 di Jan Lammers con il leone di Sansone a caratterizzarla, talvolta con due evidenti e minacciose ciminiere a spuntare in coda. Pochi invece potrebbero immaginare che la monoposto gemella di De Angelis fosse di un elegante nero: sponsor Interscope.



Salto di cinque anni. Nel 1984 la Tyrrell si iscrive con due monoposto e altrettanti main sponsor: Maredo e DeLonghi.



Brundle, che guidava proprio la Tyrrell DeLonghi, portò in gara (quasi un decennio dopo) al GP del Giappone 1993 una Ligier Gitanes dalla livrea "remixata". Molto bella.


In Canada, l'anno seguente, la Sauber celebrò le 200 gare di Andrea De Cesaris con una livrea molto sobria.


Già abbiamo parlato della sfortunata MasterCard Lola e dei bei suoi colori, che non aveva intenzione certo di portare in gara solo al GP d'Australia 1997...anche la sua, di fatto, è una livrea one-off.


Passiamo a tempi più recenti: la Ferrari si presenta a Monza nel 2001 rendendo omaggio alle vittime degli attentati di qualche giorno prima, l'11 settembre. Vettura libera dagli sponsor e musetto dipinto di nero in segno di lutto.


La reclame cinematografica non è mancata. Red Bull si presenta ai suoi primi due Gran Premi di Monaco prima pubblicizzando Star Wars (con tanto di pit stop inscenato da degli stormtrooper), poi Superman Returns (coi piloti in posa con tuta dedicata e mantello).



La scuderia austriaca si riscatta però l'anno seguente nel cambiar livrea per fare del bene. A Silverstone 2007, infatti, porta in gara tantissime mini-fotografie di fan: si trattava di una raccolta fondi per il programma Red Bull "Wings for Life". Nel 2012, il bis.



Il cambiamento più glamour della storia però lo fece la Jaguar per la R4, la quale sfoggiò a Monaco 2003 il giaguaro sul cofano motore rosa! Sponsor: il debutto di un diamante rosa da 59.60 carati. L'anno seguente, si cambia per l'uscita del film Ocean's Eleven.


GOODIES

...

Throttle Addicted Designed by Templateism.com Copyright © 2014

Throttle Addicted, 2014. Immagini dei temi di Jason Morrow. Powered by Blogger.