Il concetto di "engine swap" (o di trapianto del motore per dirlo all'italiana) divide da sempre gli appassionati: c'è chi è estremamente favorevole e chi è fortemente contrario.
Su una cosa non c'è alcun dubbio: se fatto bene, uno swap fa cambiare totalmente carattere all'auto.
Ed è così che auto insipide votate all'ecologia, all'abbattimento dei consumi, a tutte quelle cose eco-friendly e politically correct, diventano vero e proprio tabasco a quattro ruote.
In Italia la cultura dello swap è poco diffusa (almeno rispetto a Giappone, USA ed anche Germania) per molti motivi, tra cui quello delle stringenti leggi italiane sul tuning.
Quei pochi che però hanno un minimo di questa cultura si entusiasmano nel vedere un Honda K20A montato su una Civic o addirittura su una Jazz, così come si entusiasmano nel vedere un qualsiasi motore ad alte prestazioni montato su un'auto dalle velleità tutt'altro che sportive.
Avevo già parlato di swap relativi ad Honda ibride, scrivendo un articolo sulle Honda Insight e CR-Z equipaggiate col potente propulsore giapponese da LHT Performance (di cui potete leggere qui), ed adesso vi parlerò di un'altra Honda ibrida equipaggiata con questo propulsore.
Honda non ha fatto tanti modelli ibridi, quindi i più attenti avranno già capito qual è il modello.
Per i meno attenti, o meno esperti del listino Honda, il modello in questione è la Honda Civic IMA.
Allo stesso modo della Insight e della CR-Z, la Honda Civic IMA è equipaggiata con un motore ibrido (in parallelo) composto da un motore elettrico dalla potenza ridotta e da un motore termico.
Lo scopo principale di questo motore elettrico è quello di recuperare energia in decelerazione e in frenata e di aiutare il propulsore termico in fase di accelerazione. Tutto qui.
Basta parlare delle caratteristiche della Civic IMA originaria e concentriamoci su questo interessantissimo progetto.
Innanzitutto, ringrazio Davide Lelli che mi dà la possibilità di parlare di questo vero e proprio bolide su quattro ruote.
Come detto, la base è una normalissima Honda Civic IMA, importata dalla Polonia ma incendiata.
Fortunatamente, l'entità dell'incendio si restringe solo al vano motore, non intaccando l'interno della vettura.
Con un'auto in quelle condizioni, un nuovo motore sarebbe obbligatorio in ogni caso, quindi perchè non metterci un propulsore con i cosiddetti "attributi"?
Detto, fatto: Davide, che non è un appassionato qualunque, ma uno dei titolari dell'officina Pupazzo R (nota agli appassionati per i numerosi swap effettuati e per essere un riferimento a tutti gli appassionati delle Honda veloci), decide di installarci uno dei migliori motori aspirati mai prodotti dalla casa giapponese, il noto K20A, che equipaggiava a suo tempo la Honda Civic Type R.
Passare dalle idee ai fatti è un attimo: infatti, subito dopo l'acquisto della Civic, si procede allo smontaggio del vecchio propulsore e di tutto ciò che era stato intaccato dall'incendio.
Dopo aver smontato tutto, si procede all'installazione del nuovo propulsore e dell'elettronica di gestione per far rendere al massimo il potente e prestante propulsore giapponese.
Si sceglie quindi di utilizzare una ECU Hondata per ottimizzare tutti i parametri vitali del propulsore giapponese.
Una volta installato il propulsore nel vano motore, si procede quindi a rimontare i nuovi pezzi del frontale e ad installare freni e sospensioni adeguate al nuovo propulsore.
Quella che era una insipida Civic ibrida da pensionato è diventata una potente ed arrabbiata Civic Type-R.
La linea non lascia trasparire dubbi, questa è una Civic al peperoncino.
Lo si nota dall'imponente spoiler posteriore Mugen, lo si nota dai nuovi cerchi in lega leggera, dal singolo terminale di scarico.
Ma soprattutto lo si nota dai loghi caratteristici di Honda (su sfondo rosso) per le sue vetture più pepate.
Direste mai che originariamente questo vero e proprio bolide fosse una Civic ibrida?
Un indizio per alcuni potrebbe essere la guida a sinistra, dato che la Civic Type R con carrozzeria a tre volumi era solo con guida a destra, ma per molti questa sarebbe a tutti gli effetti un missile proveniente da chissà quale pianeta.
Detto questo, veniamo ai numeri: la potenza massima erogata da questa Civic delle meraviglie è di ben 228 cavalli, rilevata al banco.
DUECENTOVENTOTTO cavalli senza l'ausilio della sovralimentazione e sparati tutti laddove gli altri motori chiedono insistentemente di passare alla marcia superiore.
E' incredibile come la passione unita alla tecnica spesso riesca a dare vita a dei progetti tanto eccentrici quanto efficaci.
Complimenti Davide, davvero!