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EICMA 2014, ecco alcune delle novità più attese

Siamo finalmente giunti all'edizione numero 72 dell'EICMA, il salone internazionale dedicato alle due ruote che spegne, quest'anno, ben 100 candeline.

Le novità presentate sono davvero tante e riportarle tutte in un unico articolo è un'impresa ardua, quindi procediamo per gradi.


HUSQVARNA
Dalla Svezia con furore una concept-bike che interpreta in chiave futuristica la Silverpilen, icona di casa Husqvarna degli anni '50. La 401 Vitpilen è dotata di un propulsore monocilindrico 4 tempi da 46 CV che muove appena 135 kg ottenuti grazie ad una moto ridotta all'osso, senza fronzoli.



APRILIA
Da Noale in arrivo due varianti dell'Aprilia RSV4 (già nota nel panorama motociclistico), la RR e la RF. Forti del recente successo nel Mondiale Superbike e di anni di esperienza maturata nel mondo delle corse, in Aprilia hanno deciso di creare l'arma perfetta per la pista: il motore ha visto la sua potenza salire (+17 CV, per un totale di 201 CV) ed il suo peso scendere (-1,5 kg) e, in aggiunta, è possibile scegliere il "Race Pack", comprendente esclusivi cerchi forgiati in alluminio e sospensioni Öhlins dedicate. Per la RR sono di serie, inoltre, tutti quegli accessori che prima erano disponibili solo per la versione Factory: i carter esterni del motore, la coppa dell'olio ed i coperchi testa in magnesio, la possibilità di regolazione della ciclistica ed i cornetti di aspirazione ad assetto variabile. Per la RF, in edizione limitata a 500 esemplari, il Race Pack è di serie, come lo è l'esclusiva grafica "Superpole".


MV AGUSTA
Restando sempre in Italia ma "spostandoci" a Varese, sede della MV Agusta, troviamo la nuova Stradale 800 mossa da un tre cilindri in linea da, appunto, 800cc di cilindrata e 115 CV di potenza. Dello stesso propulsore, ma con circa 5 cavalli in meno, ne è dotata anche la Turismo Veloce, la nuova tourer di casa MV Agusta. La potenza può essere gestita attraverso 4 mappature della centralina (Touring e Rain che limitano la potenza a 90 CV, Sport e Custom, completamente personalizzabile secondo le proprie preferenze). Ampia la scelta della personalizzazione di altri paramentri di guida, quali la curva di coppia del motore (in base a due livelli), la modalità di intervento del limitatore dei giri, la sensibilità del comando del gas (su tre livelli) e due ulteriori livelli per regolare il freno motore e la risposta del motore stesso. Il prezzo per la Stradale si aggira intorno ai 13 mila euro, per salire ai 16 mila della Turismo Veloce.
Ad attirare gli sguardi, oltre alle solite belle ragazze che fanno da piacevole contorno come sempre, c'era una F4 con una livrea speciale, dedicata al corpo dei Carabinieri che compie, quest'anno, 200 anni.



DUCATI
Per quanto riguarda Ducati, invece, le novità sono tante, a partire dalla nuova Multistrada 1200 la quale, rispetto al modello che andrà a sostituire, presenta un restyling estetico e l'introduzione della fasatura variabile (DVT, Desmodromic Variable Timing) al solito Testastretta da 1200cc, che garantisce una migliore erogazione della potenza contenendo sia i consumi che le emissioni. Tuttavia gli occhi erano puntati sulle tre nuove superbike emiliane: la 1299 Panigale, la 1299 Panigale S e l'aggiornamento della Panigale R. Ma andiamo in ordine: la 1299 Panigale è dotata di un bicilindrico a L da 1285cc raffreddato ad acqua capace di erogare 205 CV a 10.500 giri al minuto. Anche la 1299 Panigale S prevede la stessa motorizzazione e la differenza sostanziale si trova nelle sospensioni semi-attive Öhlins con ammortizzatore di sterzo elettronico. Esteticamente la Panigale S si distingue grazie ai proiettori a LED e al parafango in fibra di carbonio. Per quanto riguarda la 1199 Panigale R la modifica riguarda principalmente la cavalleria, aumentata di 10 unità (205 CV a 11.500 giri al minuto contro i 195 CV a 10.750 giri al minuto) rispetto alla versione precedente, ed il peso, ridotto di 5 kg.

Tutte e tre le moto sono dotate dell'innovativo sistema elettronico DQS, Ducati Quick Shift, che permette al pilota di inserire le marce in accelerazione e in scalata senza dover premere la leva della frizione. Per tutta questa tecnologia, però, preparatevi a sborsare parecchio: il prezzo per la 1299 Panigale entry-level parte da 20.990 euro, che salgono fino a quasi 26 mila euro per la Panigale S. La 1199 Panigale R, poi, è un sogno per pochi con i suoi 33 mila euro. La Multistrada 1200 parte, invece, da poco più di 17 mila euro.




BMW
Ed è proprio la Multistrada ad essere nel mirino della BMW, che all'EICMA ha svelato la S1000XR, il cui nome rimanda a quello della "topmodel" S1000RR, una delle più veloci supersportive attualmente in commercio. In effetti imparentate lo sono: il propulsore, un 4 cilindri in linea da 999cc, qui con 160 CV, è il medesimo. Più economica della rivale italiana, il prezzo base della XR è di poco più di 16 mila euro, in cui è incluso anche il primo tagliando. Di serie, inoltre, il controllo di trazione, l'ABS e due modalità di guida (Road e Rain). Optional invece due ulteriori modalità (Dynamic e Dynamic Pro), un controllo di trazione dinamico e un sistema ABS più sofisticato.
Degna di nota anche la rinfrescata R1200R, ora con un'estetica "incattivita" e più affilata ed il motore boxer rinnovato con l'efficiente sistema di raffreddamento di precisione (ad aria per i cilindri e ad acqua per le zone "più calde", come le testate, per limitarne il peso).



YAMAHA
Spostiamoci in Giappone, dove le case hanno fatto a gara per sfornare la supersportiva per eccellenza. Yamaha ha sorpreso tutti poco prima dell'EICMA con la difffusione delle immagini della futura R1, modello di punta tra le moto corsaiole della casa dei tre diapason. A saltare subito all'occhio la nuova estetica con una carena inedita e gruppo ottico a LED oltre al carbonio a vista per la R1M. Ma non fermiamoci solo alle apparenze. Sotto la pelle un 4 cilindri in linea da 998cc e 200 CV ed un'elettronica derivata direttamente dalla M1 da MotoGP, disponibili anche per la "normale" YZF-R1. Presente nello stand anche la sportiva per i giovani appena arrivata in casa Yamaha: la YZF-R3. Dotata di un bicilindrico da 321cc di cilindrata capace di erogare 42 CV di potenza a 10.750 giri al minuto ponendosi, di fatto, in una via di mezzo tra la R125 e la R6. Il prezzo da pagare per questa "baby" YZF è di 5.390 euro, mentre per le "sorellone" R1 ed R1M preparatevi a sborsare più di 20 mila euro,



HONDA
Yamaha, dunque, ha puntato in alto con la nuova R1 e la sua elettronica all'avanguardia derivata dalla MotoGP. Ma non è l'unica. Honda, infatti, ha sbaragliato la concorrenza presentando la RC213V-S,
dove la "S" significa "Street Legal". Avete capito bene, una RC213V, con cui Marc Marquez quest'anno ha vinto il suo secondo titolo in MotoGP, omologata per circolare su strada. Potenze, dettagli e numeri di questo prototipo stradale non sono ancora stati divulgati, sappiamo solo che sarà spinta da un V4 da 1000cc di cilindrata.

Di una cosa però siamo certi: del ritorno della Africa Twin. Gli appassionati delle Enduro ricorderanno la mitica NXR 750 che dominò in lungo e in largo alle Dakar negli anni '80 e la versione stradale XRV 650, rimasta in produzione fino al 2002. Dodici anni dopo alla Honda sono pronti a riesumare un marchio che era dato per defunto, rivisitato in chiave più moderna e con un bicilindrico parallelo frontemarcia da 1000cc e circa 100 CV. Ci sarà anche una versione dotata del cambio a doppia frizione DCT.



KAWASAKI

Nel paese del Sol levante ci hanno dato dentro per rendere questo 2014 indimenticabile e ricco di sorprese. È innegabile che le principali case giapponesi abbiano monopolizzato l'attenzione mediatica al centenario del Salone di Milano. E Kawasaki, per non essere da meno, se n'è uscita con una delle moto più innovative degli ultimi anni. La Ninja H2R, una vera belva da scatenare solo in pista: 300 CV di potenza sfoderati da un 4 cilindri in linea da 998cc di cilindrata sovralimentato da un compressore centrifugo, utilizzabili esclusivamente in circuiti chiusi al traffico cittadino. Dati impressionanti, se pensate che un prototipo da MotoGP non supera i 250 CV. Le velocità di punta della H2R, pertanto, saranno di molto superiori ai 300 Km/h, grazie anche all'aiuto di un'aerodinamica sofisticata. Nel caso ve ne siate innamorati, la buona notizia è che ne produrranno una versione depotenziata e limitata a 200 CV omologabile per l'utilizzo quotidiano. Invariato il peso, circa 238 kg, quasi 40 in più della "sorellina" ZX-10R. Dalla sua, però, la H2 stradale ha il compressore e tanta elettronica affinata per gestire la violenta erogazione della potenza, in aggiunta al cambio Kawasaki Quick Shifter che permette rapide cambiate senza l'utilizzo della leva della frizione. Il prezzo parte da 25 mila euro. La H2 è un buon modo per festeggiare i 30 anni delle Ninja. Da non dimenticare la nuova livrea commemorativa per tutta la gamma Ninja, che riprende i colori delle prime sportive della casa giapponese.
Impressionante e spettacolare la Kawasaki J Concept, una moto a tre ruote "arrivata dal futuro" che richiama le avveniristiche due ruote comparse nel film fantascientifico "Tron Legacy",




SUZUKI
La casa di Hamamatsu ha portato all'EICMA la GSX-F 1000F ABS, sportiva più ergonomica, con manubrio alto ed un'elevata protezione aerodinamica, rispetto alla sorella corsaiola GSX-R, già presentata all'Intermot di inizio ottobre 2014. Il motore è quello della precedente generazione di GSX-R 1000, il K5 da 1 litro di cilindrata (per quanto riguarda la potenza non sono stati ancora diffusi dati precisi), con una corsa più lunga (e quindi più adatto all'uso stradale, grazie alla coppia disponibile ai bassi regimi) rispetto all'attuale. Disponibile il controllo di trazione a 3 modalità (Sport, City e Wet), l'ABS, strumentazione LCD, gruppi ottici a LED e l'innovativo Suzuki Exhaust Tuning, una valvola a farfalla azionata in base al numero di giri, alla posizione dell'acceleratore e del cambio, in modo da migliorare la combustione ai bassi regimi.All'EICMA era inoltre presente il prototipo che prenderà parte al campionato del mondo di MotoGP del 2015 e che sancirà, di fatto, il ritorno di Suzuki nella massima categoria. 



HARLEY-DAVIDSON

Da oltreoceano, invece, una concept che sconvolge il panorama motociclistico americano. Se pensassimo agli Stati Uniti, ci verrebbero in mente le infinite Highway, gli interminabili viaggi coast to coast e le Harley-Davidson rombanti. Già, perchè da più di un secolo queste motociclette conosciute in tutto il globo sono caratterizzate dal celebre suono del bicilindrico di grossa cilindrata. Fino ad ora, però, perchè la casa di Milwaukee ha presentato un prototipo totalmente elettrico, la Project LiveWire, che è pronta a ridefinire il concetto stesso di motocicletta. Come la prenderanno i bikers americani?


Simone Grilli

GOODIES

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