Il 2014 era stato annunciato
come l'anno della maturità per il WTCC, l'anno della svolta, del cambio di
passo; così è stato. Tutte le promesse sono state mantenute: ora il Mondiale
Turismo è un mondiale appetibile, maturo, competitivo e profiquo. Oggi la
spettacolare gara di Macao ha calato il sipario sulla stagione, è il tempo di
tirare le conclusioni. Il nuovo anno suggeriva faville; auto più potenti, più
larghe e aerodinamicamente efficienti ma comunque mantenendo ben saldo il
legame con la produzione di serie. Il Mondiale è diventato una serie veramente
avvincente. Il nuovo regolamento TC1, parzialmente condiviso con il WRC, si è
dimostrato la carta giusta per mantenere bassi i costi e alto lo spettacolo. Le
gare sono state allungate, giustamente, di qualche giro rispetto all'anno
scorso; inoltre, in caso di safety car, la direzione gara ha avuto la facoltà
di aggiungere uno o due giri alla distanza di gara, per non farci perdere
nemmeno una spallata.
La new entry, Citroen, ha sviluppato un'auto sensazionale, favorita dal non essersi dovuta impegnare nelle gare dell'anno scorso e potersi concentrare sul progetto 2014. Le C-Elysée hanno fatto sfracelli, vinto la maggior parte delle gare e martellato su ogni pista, mostrando anche una certa affidabilità. Il regolamento sportivo, però, calmierando con il balance of performance le prestazioni di gara in gara tramite zavorre, ha consentito di proporre gare comunque divertenti e piene di sportellate. Per fare un esempio a chi non ha seguito il campionato nella sua totalità, la Citroen bastonava le altre sul giro secco più della Mercedes in Formula Uno, ma si ci si è divertiti comunque. Come? In parte le altre auto si rivelavano più competitive in gara, in parte invertendo i primi 10 classificati delle qualifiche per le gare 2, quando abbiamo potuto gioire per la grande vittoria di Gianni Morbidelli su Chevrolet Cruze, o per le prime due vittorie della storia storia della Lada con Rob Huff alla guida della piccola e simpatica Granta. L'equilibrio del merito in qualifica è ristabilito con l'assegnazione di punti per i cinque più veloci. E poi le vittorie Honda semiufficiali, portate in gara da un team italiano (JAS), che hanno pian piano ricucito il gap prestazionale con le vetture francesi.
Torniamo a queste ultime. La
line-up era da urlo: il quattro volte campione del mondo turismo Yvan Muller è
stato affiancato dal nove volte campione del mondo rally, sua maestà Sebastien
Loeb. E chi la spunta? Il terzo incomodo, quel Jose Maria Lopez che l'anno
scorso partecipò solo a Termas de Rio Hondo, portando la BMW ad una vittoria
insperata. L'argentino si è dimostrato costante e soprattutto velocissimo,
andando a conquistare il titolo di campione del mondo che per lui, che come
tanti piloti ha avuto dalla sua parte molto talento ma pochi sponsor, è stato
la giusta ricompensa. E ha bastonato i suoi due celeberrimi compagni. In
particolare l'ex rallista ha pagato dazio nella sua prima stagione completa su
asfalto, sorprendendo per la facilità di apprendimento ma mostrando qualche
deficit nel corpo a corpo, come quando ha speronato Muller in Cina. Ultima nota
curiosa, il loro quarto pilota che ha partecipato solo ad alcune gare, Ma, ha
vinto in Russia la prima gara per un cinese in una competizione FIA.
Le Honda stanno suonando la
carica, e pure le Chevrolet sono in miglioramento, ma in ROAL da scuderia
privata si farà quel che si può. La Lada, invece, sembra avere un migliore
avvenire; al Salone di Mosca è stata presentata la bellissima Vesta per il
2015, finalmente di dimensioni più paragonabili agli altri competitors. Il resto
del merito, per questa stagione, va ad un campionato diffuso da una buona
copertura televisiva da parte di Eurosport, anche per le qualifiche, e alla
diffusione sui social (per i giovani, sentito Bernie Ecclestone?). Il giusto
mix tra circuiti classici e cittadini ha portato le TC1 dalle vallate di
Salisburgo alla pianura fuori Mosca, dal circuito da sorpassi in terra
argentina ai muretti di Macau, passando pure per l'Eau Rouge a Spa e Suzuka in
configurazione completa. Preghiamo per il reinserimento in calendario di Monza!
Raccomando a tutti la
visione di questo bellissimo campionato la prossima stagione, anche a chi non
l'avesse ancora scoperto. E vi do tre buoni motivi per farlo...
- Le Honda, lo si è visto nelle ultime gare, hanno quasi completamente colmato il gap con le Citroen, e l'inverno è dalla loro parte. La Chevrolet sembra aver pian piano imboccato la strada giusta e la Lada si presenterà con una macchina tutta nuova. Spettacolo assicurato.
- Le Honda, lo si è visto nelle ultime gare, hanno quasi completamente colmato il gap con le Citroen, e l'inverno è dalla loro parte. La Chevrolet sembra aver pian piano imboccato la strada giusta e la Lada si presenterà con una macchina tutta nuova. Spettacolo assicurato.
- Le vecchie TC2 non ci
saranno più. Dopo aver visto duellare solo Engstler e Filippi, il trofeo
Yokohama tornerà a premiare la classifica dei privati TC1, che si daranno
battaglia in una corsa nella corsa. Lo schieramento sarà rimpolpato forse da un
maggior numero di Lada e, ultima indiscrezione, da due Citroen C-Elysée della
Sebastien Loeb Racing.
- Nel weekend della 24 ore
del Nurburgring ci saranno due gare del WTCC...sulla Nordschleife. Sarà
incredibile!
P.s. vedere l'Alfa Romeo 4C
come safety car fa male al cuore. FCA, e facci sto regalo! Il Biscione manca da
troppo tempo davanti a tutti.
Photos from WTCC Official
Facebook page; all credits here