Esistono auto che possono essere paragonate al Santo Graal per quanto sia praticamente impossibile trovarle su strada e per l'alone di mito che le caratterizza.
Una di queste è la TommyKaira ZZII.
A distanza di ben 13 anni nessuno di noi comuni mortali ne ha mai visto una su strada.
Eppure un'auto del genere è conosciuta agli occhi di molti, soprattutto delle generazioni cresciute a pane e Gran Turismo. Era un'auto estremamente veloce in quel gioco e dava del filo da torcere anche alle auto della classe GT500 del JGTC.
Dalle specifiche tecniche era davvero un missile terra-aria, grazie al suo RB26DETT (il famoso propulsore delle Nissan Skyline GT-R R32, R33, R34) da 2568 cm3 portato alla potenza monstre di ben 542(!) cavalli contro i 276 dichiarati della Skyline GT-R (che in realtà erano molti di più).
La meccanica, era dunque ripresa in toto dalla Nissan Skyline R34.
Il propulsore era montato in posizione centrale longitudinale ed era associato ad un cambio a 6 marce opportunamente rivisto per far fronte all'iniezione di potenza del potentissimo propulsore giapponese.
Il telaio, invece, era ripreso dalla popolare sportivetta ZZ-S ed opportunamente rivisto, ridimensionato e rinforzato per ospitare la bocca di fuoco da 542 cavalli.
L'incredibile potenza veniva scaricata sulle quattro ruote grazie al sistema ATTESA-ETS Pro e ciò, unito al peso piuma di soli 1000 kg, riusciva a catapultare la due posti giapponese da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi. La velocità massima era di oltre 330 km/h.
Il rapporto peso/potenza era di soli 1,845 kg/cv, una cifra appannaggio di hypercar esclusive come la Bugatti Veyron e delle Superlight inglesi come la Caterham Seven R500.
Ovviamente il paragone tra la ZZII e la Veyron si ferma solo al rapporto peso/potenza, così come per il paragone tra la due posti giapponese e la Caterham Seven R500.
Il piano della casa produttrice, nota per essere un tuner Nissan dall'elevata notorietà, era quello di costruire una supercar biposto da vendere ad un range di prezzo compreso tra i 90.000 ed i 100.000 dollari e da affiancare alla già presente sul mercato ZZ nella gamma dei modelli prodotti.
Nelle intenzioni tale progetto era davvero buono, soprattutto in rapporto alla dotazione offerta.
Al prezzo di una Porsche 911 996 4S si poteva avere un'ammazza hypercar da oltre 540 cavalli dotata di trazione integrale e gabbia antiribaltamento installate su un telaio monoscocca costruito in alluminio estruso.
In pratica un'auto affilatissima con dotazioni da gara (come i freni a 6 pistoncini all'anteriore e 4 al posteriore con dischi baffati) con le fattezze e le relative comodità di una supersportiva stradale
Il primo prototipo venne presentato nel settembre del 2001 al salone di Francoforte. I piani di produzione vennero messi in opera nel mese successivo in modo da avviare le consegne a partire dall'aprile del 2002.
Le ZZII non verranno mai prodotte e nemmeno consegnate, perchè nell'inverno 2001 la factory giapponese venne investita da una crisi economica che portò all'annullamento del progetto ZZII.
Nonostante tutto, la storia della ZZII non era destinata a terminare nel freddo inverno del 2001.
L'upper garage giapponese Autobacs, decise di comprare i progetti dopo aver visto la sportiva di TommyKaira esposta a Francoforte ed essendo a conoscenza delle difficoltà economiche del tuner giapponese.
Nel 2002, quindi, Autobacs svela al pubblico giapponese e mondiale la ASL (Autobacs Sportscar Laboratories) RS-01, che non era altro che la TommyKaira ZZII svelata l'anno prima a Francoforte. Autobacs decise di cambiare il nome, poichè erano stati acquistati i progetti e non la proprietà intellettuale del nome ZZII.
Nemmeno sotto il marchio ASL questa supercar vedrà la luce e solo Dio sa dove attualmente si trovano i pochi modelli costruiti di TommyKaira ZZII/ASL RS-01.
In compenso, la RS-01 fungerà da base a livello stilistico e telaistico per la ASL RS-01 Garaiya, disegnata dalla "Galleria" di Noriyuki Nishida che curò a suo tempo lo stile della TommyKaira ZZ e della ZZII.
La ZZII/RS-01 è probabilmente uno dei grandi rimpianti dell'industria automobilistica giapponese, dato che potenzialmente poteva essere un'auto capace di dare filo da torcere alla stragrande maggioranza delle supercar ed hypercar di quel periodo a livello prestazionale.
Peccato, perchè ci sarebbe stato da divertirsi nel vedere una sfida tra la ZZII/RS-01 contro tutte le supercar ed hypercar del vecchio Continente.