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Nissan Sunny GTi-R, la baby Skyline GT-R

Gli anni'90 sono stati gli anni d'oro delle derivate da rally.
Lancia Delta Integrale Evoluzione I e II, Toyota Celica GT-Four, Subaru Impreza GC8, Subaru Legacy GT, Mitsubishi Lancer Evolution e Ford Escort Cosworth si davano battaglia nelle prove speciali del WRC.
Dato che il regolamento del WRC parlava chiaro, ogni modello da gara doveva avere la sua controparte stradale. 
In breve le strade si popolarono di questi missili sovralimentati e divennero ben presto il sogno, non troppo nascosto, di milioni di appassionati di auto. 
Le auto sopra citate, sono le più note agli appassionati, ma ce n'era una che è semisconosciuta ai più, capace di dare del filo da torcere a tutte le avversarie in strada.
L'auto in questione è la Nissan Sunny GTi-R.



La Nissan Sunny (o Pulsar per il mercato giapponese) GTi-R era la risposta di Nissan ai bolidi da rally e venne commercializzata dal 1991 al 1994 per un totale di oltre 15000 unità prodotte.
Sotto un'estetica bruttina che ricordava la vecchia Nissan Almera si nascondeva una vera e propria auto ad alte prestazioni.
Il motore che equipaggiava questa versione speciale della Sunny era il potente ed affidabile Nissan SR20DET da 1998 cm3 montato trasversalmente e capace di erogare ben 227 cavalli. Pur avendo la stessa sigla progettuale, il propulsore installato sulla Sunny GTi-R era una variante unica (codificata come 54C), mai installata in seguito su altre vetture Nissan.



La potenza veniva trasferita alle quattro ruote tramite il sofisticato sistema di trazione integrale ATTESA Ets che già equipaggiava la potentissima Nissan Skyline GT-R R32. Un differenziale anteriore non a slittamento limitato ed un cambio a 5 rapporti completavano il pacchetto della trasmissione di questo missile.
Molti la paragonano ad una baby Skyline GT-R, per via del motore sovralimentato e del sofisticato sistema di trazione integrale impiegati in ottica "minore".
Guai a sottovalutarla però, dato che è capace di arrivare a 100 km/h da ferma in 5,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 232 km/h.


Rispetto alle sue concorrenti, la Sunny GTi-R era più leggera, infatti il suo peso dichiarato era di soli 1220 kg nella versione RA (Alpha/Road, ossia la versione più imborghesita della Sunny GT-R).
Inoltre, esisteva una versione più sportiva, denominata RB (Beta/Rally) alleggerita di 30 kg, non dotata di ABS e con degli interni più spartani.


Esisteva anche una versione Nismo, come tutte le auto sportive della casa giapponese, che era una versione RB dotata della possibilità di installarci dotazioni da gara come la rollcage integrale con barra trasversale, il poggiapiedi, sospensioni dedicate, un differenziale anteriore a slittamento limitato e sedili da gara.
Ne furono prodotte 21, di cui 4 utilizzate da Nissan a fini promozionali, e 17 vendute a privati.
Come Toyota, Lancia e Ford, anche Nissan voleva tentare l'assalto al mondiale rally e quindi decise di produrre la Sunny GTi-R. 
I risultati furono tutt'altro che buoni, a differenza delle concorrenti, nonostante l'incoraggiante esordio con un quinto posto ottenuto da Stig Blomqvist ed il settimo posto ottenuto da Mike Kirkland (terza guida) al Safari Rally. Il secondo pilota, Mike Llewellin si ritirò per un incidente.


La scarsa affidabilità della vettura fu una delle costanti della sfortunata esperienza di Nissan Motorsport Europe e della Nissan Sunny GTi-R nel gruppo A, nonostante un ottimo terzo posto ottenuto da Stig Blomqvist nel 1992 nel rally di casa. 1992 che sarà l'ultimo anno di Nissan nel gruppo A e che si rivelerà un flop nonostante piloti del calibro di Stig Blomqvist, il futuro pluricampione del mondo Tommi Makinen e Francois Chatriot.


Risultati migliori si ottennero nel gruppo N, grazie a Gregoire de Mevius che con la Sunny GTi-R del Nissan Belgium Rally Team riuscì a vincere il campionato di categoria con Hiroshi Nishiyama, sempre su Nissan Sunny GTi-R secondo in generale.
Alcuni dei modelli modificati da Nissan Motorsport Europe vennero venduti a privati che modificarono la Sunny GTi-R per l'impiego nel campionato inglese Rallycross.
Uno dei problemi principali di quest'auto stava nell'intercooler (definito ironicamente da molti come "interwarmer") posizionato in posizione non frontale ma al di sopra del motore che non riusciva a sopperire alla sua funzione e contribuiva in negativo dal punto di vista della distribuzione dei pesi. 
Se da originale la Sunny GTi-R (o Pulsar GTi-R come veniva brandizzata in Giappone) era una veloce hot hatch a quattro ruote motrici capace di mettere in crisi auto ben più potenti e blasonate, grazie a poche modifiche si poteva far diventare la stessa auto un vero e proprio mostro su strada.


Il propulsore SR20DET si presta bene a modifiche anche pesanti, riuscendo ad erogare anche potenze prossime ai 600 cavalli nelle configurazioni più spinte.
Modificando la pressione della turbina ad 1,1 bar con un'aspirazione ed uno scarico più performanti, si riesce ad arrivare facilmente ai 275 cavalli.
In Italia ne sono state importate pochissime, circa 50, e sono davvero difficili da trovare, specialmente se originali.
A riprova delle elevate prestazioni di quest'auto, la Sunny risultò vincitrice in una prova comparativa con Lancia Delta Integrale Evo ed una Toyota Celica Sainz di Quattroruote dell'aprile 1992.
La situazione è diversa in Inghilterra, c'è una maggiore diffusione di questo modello, e prevedibilmente la comunità di appassionati è più folta e ci sono molti tuner che propongono componenti ad alte prestazioni per questo veicolo.



In Italia, invece non gode di un elevato seguito, sia per via degli scarsi volumi di importazione, sia per lo scarso appeal della vettura, a causa della linea non proprio bellissima, e perchè oscurata dall'aura di mito che caratterizza la nostrana Lancia Delta Integrale.
Ancora oggi è conosciuta da poca gente ed ancora meno sono gli estimatori di questo piccolo razzo a quattro ruote motrici.
In Italia la Delta Integrale Evo è nota come la "regina", ma se essa è la "regina", la Sunny GTi-R è senza dubbio il teppista che disegna i baffi sul ritratto della "regina".



GOODIES

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