Per capire al meglio il senso del titolo è bene partire da una sigla: MNC.
Queste tre semplici lettere identificano una storia dell'automobilismo molto "underground" che è quella legata al Mid Night Club.
Ma
cos'era il MNC?
Alcuni dicono fossero dei veri criminali, altri dicono
dei semplici demoni della velocità, degli hashiriya (corridori di
strada) che liberavano l'enorme potenziale delle loro sfavillanti auto
nelle expressway circondanti Tokyo, come la famigerata Bayshore Route,
meglio conosciuta come "Wangan".
Quello
era il loro regno, dove raggiungevano velocità di punta elevatissime (prossime ai 300 km/h), diventando imprendibili per le forze dell'ordine, dotati di
semplici auto capaci di arrivare ad una velocità massima di 180 km/h (imposti a partire dal 1977
dai costruttori giapponesi)
Le leggende su questa organizzazione praticamente segreta (dato che si sa davvero poco in merito) si sono rincorse e continuano a rincorrersi nel corso degli anni e pochissime informazioni sono trapelate al pubblico, grazie anche alla vera e propria omertà dei suoi componenti.
Non neghiamo di aver perso interi pomeriggi a svolgere ricerche su ricerche per trovare qualche informazione in più rispetto alle pochissime che già avevamo.
Le cose, però, arrivano quando uno meno se le aspetta. L'altro giorno un amico ci manda una foto di un annuncio particolarissimo su una Mazda RX-7 fuori dal comune.
A primo impatto ci sembrava la classica RX-7 modificata, ma leggendo l'annuncio ci siamo accorti che quella RX-7 particolarissima era appartenuta ad un membro del Mid Night Club.
E' stata una reazione quasi automatica quella di mandare un'email all'inserzionista, al fine di ricavare ulteriori informazioni e foto per farci un articolo e reclamizzare uno dei forse pochi elementi del Mid Night Club mai usciti dai confini giapponesi.
Come detto, quindi, la vettura in questione è una Mazda RX-7 FD del 1993.
Originariamente commercializzata con il sottomarchio Efini riservato ai modelli di lusso di Mazda, questa RX-7 aveva in configurazione originale una potenza dichiarata di 255 cavalli.
Numerose modifiche al propulsore, tra cui un V-Mount intercooler (una modifica non da poco, se contestualizzata in quel periodo, quando un tipo di intercooler del genere era ancora in sviluppo, come si può notare dalle saldature, a differenza di oggi per il quale è disponibile comprare il kit completo) , una modifica single turbo, un nuovo collettore d'aspirazione GReddy, una ECU Esprit, uno scarico bolt-on e tante, ma tante altre modifiche a noi sconosciute hanno incrementato la potenza sviluppata dal propulsore rotativo 13B-REW oltre il valore incredibile di 450 cavalli.
Le modifiche, però, non si fermano solo al propulsore: come si può ben vedere dalle foto, questa Efini RX-7 ha un kit estetico probabilmente mai visto prima.
Questo kit estetico è stato prodotto dalla factory giapponese Esprit appositamente per questo modello.
Ciò che salta subito all'occhio è la mancanza dei bellissimi fari anteriori pop-up sostituiti da una coppia di fari "fissi".
Lo stesso discorso vale per i fari posteriori, sostituiti da particolari fari a tre componenti puntiformi raccordati con una bella appendice aerodinamica a mo' di ducktail.
I paraurti anteriori, più pronunciati e bombati rispetto a quelli originali, contengono anche le lampade fendinebbia in una diversa posizione rispetto agli originali.
I pronunciatissimi passaruota, uniti al bombato paraurti posteriore e alle nuove minigonne hanno contribuito a trasformare quella che era una bella e potente coupè giapponese in un vero e proprio mostro divoratore di asfalto.
Una RX-7 di serie scomparirebbe di fianco a questa vera e propria RX-7 anabolizzata.
D'altronde le sue forme pronunciate sono una vera e propria dichiarazione di intenti, ovviamente bellicosi e i bellissimi cerchi a cinque razze dorate con corona cromata sembrano usciti direttamente dal popolare manga Initial D.
Dentro la vettura non ci sono particolari rimandi alle auto da gara, eccezion fatta per i numerosi quadranti analogici installati dal lato passeggero che permettono di tenere sotto controllo i parametri vitali di questo vero e proprio missile terra-aria.
A parte questo, la Efini Esprit RX-7 si presenta dal punto di vista degli interni come una normale Efini RX-7, dotata di selleria in pelle-alcantara e dotata di tutti i confort.
Inoltre, questa RX-7 è nota anche come "AdFacer" ed è l'unica di tre costruite dalla RE-Amemiya con Esprit (si spiega quindi l'utilizzo dello stesso bodykit) durante il programma di sviluppo del famoso tuner Mazda.
Due di queste, in colorazione rigorosamente blu, erano destinate alle gare endurance ed alla conquista del record di velocità nel complesso di Yatabe.
Come si può vedere dalle foto, la Efini Esprit "AdFacer" del nostro articolo è praticamente uguale alla vettura che ha ottenuto il record di velocità, classificata (insieme alla sorella da endurance) come vettura Super G.
A diffrenza delle due "sorelle" in blu, questa "AdFacer" venne esposta al Tokyo Auto Show del 1993.
Il fatto che sia bianca e senza decal del Mid Night Club sul parabrezza lascia intuire che questa Efini Esprit RX-7 non sia mai stata utilizzata per gareggiare, anche in virtu' del fatto che una vettura bianca avrebbe attirato l'attenzione della polizia giapponese sulle autostrade giapponesi durante le gare notturne dei membri del Mid Night Club.
Il colore bianco è stato volutamente usato per esaltare le forme del bodykit Adfacer, cosa che non si otteneva con il blu scuro delle altre due vetture sorelle di questa Efini Esprit RX-7.
Il risultato finale è la perfetta esemplificazione del motto "function over form" tipica dello stile JDM che non lascia spazio a ciò che è superfluo.
Nonostante tutto, riuscirebbe tranquillamente a far voltare la gente grazie al suo incredibile sound che potete ascoltare nel video qui sotto.
Attualmente la vettura è in vendita presso Nostalgia di Rod Leach al prezzo di 35.000 sterline (46.807 euro), un prezzo sicuramente molto, ma molto interessante vista l'interessantissima storia che ha alle spalle e visto lo stato complessivo della vettura.
L'annuncio per questa vettura, qualora foste interessati all'acquisto, è a questo link: http://www.classicdriver.com/en/car/mazda/rx7/1993/134479
Ringraziamo sentitamente Rod Leach per l'immensa disponibilità e per il materiale che ci ha cortesemente passato via e-mail.
Ringraziamo inoltre Steve Neill per la paziente ricerca di questi interessantissimi contenuti.
Grazie ad entrambi, di cuore.
Ringraziamo inoltre Steve Neill per la paziente ricerca di questi interessantissimi contenuti.
Grazie ad entrambi, di cuore.
-ARTICOLO SCRITTO A QUATTRO MANI DA PIETRO DI SPALDRO E SERGIO BOATTA-
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