Non smetto mai di stupirmi quando parlo di progetti ambiziosi applicati al mondo delle automobili.
Quando penso di aver scritto del prototipo più folle (in maniera positiva, ovviamente), ecco che puntualmente vengo smentito da un altro prototipo ancora più pazzesco.
Chi segue questo sito da tanto tempo avrà già letto di tantissimi progetti incredibili che gli appassionati portano avanti da mesi, se non anni.
Sicuramente in futuro mi smentirò da solo, ma questo progetto di cui leggerete è il più incredibile tra tutti quelli trattati finora.
Si ritorna in Australia, terra di canguri, Holden e Ford e di appassionati del motore Wankel.
Dopo aver parlato di una Mazda MX-5 da Time Attack equipaggiata con un propulsore 20B da 450 cavalli, oggi parlerò di una Mazda RX-7 SA22C da Time Attack equipaggiata sempre con questo tipo di propulsore, ma modificato in maniera totalmente diversa rispetto alla MX-5.
La principale differenza tra queste due Mazda da Time Attack è che la RX-7 di Matt è dotata di una turbina Borg Warner S366 ed un intercooler da 100mm.
Il motore di base, invece, è il propulsore 20B della RE Mazda Eunos Cosmo modificato tramite bridge porting.
Rispetto al peripheral porting, questo tipo di modifica è meno estremo, ma permette di avere una distribuzione della potenza del motore su un arco di giri più ampio rispetto ad un motore peripheral ported.
Il raffreddamento di questa bocca di fuoco è affidato ad un radiatore maggiorato ed un doppio radiatore dell'olio che permettono al motore di funzionare con la massima efficienza dal punto di vista termico.
Accorgimenti del genere migliorano infatti sensibilmente l'affidabilità e le prestazioni del motore, così come un'accurata modifica del comparto relativo all'alimentazione.
Questo aspetto non è stato sottovalutato e quindi Matt ha proceduto ad installare iniettori primari da 1000cc ed iniettori secondari da 2000cc, che immettono nelle camere del potente propulsore rotativo non la solita benzina senza piombo o ad alto quantitativo di ottani, ma etanolo E85.
A ciò si aggiungono corpi farfallati da 100mm che permettono di immettere una quantità maggiore di aria fresca insieme all'etanolo.
L'elettronica, invece, è di altissimo livello: una centralina Microtech LT10s, unitamente ad un'accensione X4 permette di ottimizzare i parametri vitali della vettura.
Un quadro strumenti digitale Microtech con full datalogging permette di tenere questi parametri vitali sempre sotto controllo in tempo reale.
La potenza viene scaricata alle ruote posteriori grazie ad una trasmissione sequenziale ad innesti frontali con ingranaggi della seconda, terza e quarta marcia della Tremec ed una scatola del cambio TKO600 ed una frizione a triplo disco.
Il differenziale posteriore è di derivazione Toyota Hilux opportunamente modificato ed a slittamento limitato della Spartan e l'albero di trasmissione è opportunamente modificato e ribilanciato per scaricare su strada tutto il potenziale di questo propulsore potentissimo.
Per quanto riguarda il comparto delle sospensioni, le componenti originali sono state sostituite da delle sospensioni tri-link e parallelogrammi di Watt regolabili.
Il compito di frenare questa vettura è dovuto a dei freni a disco da 330mm al posteriore con pinza a quattro pistoncini e freni a disco da 365mm con pinza a quattro pistoncini che poggiano su cerchi Enkei RPF1 su gomme Yokohama Advan AO50 con misura da 295/30/18 su tutte e quattro le ruote.
Il telaio è stato opportunamente irrigidito e rinforzato con una gabbia antiribaltamento a 6 punti di saldatura.
L'aerodinamica, invece è stata totalmente curata da Matt, su cui spiccano un gigantesco estrattore posteriore, il fondo piatto e grandi appendici aerodinamiche che permettono di generare grandi valori di downforce.
Per far capire quanto sia potente e veloce questa Mazda RX-7, basti solo pensare che riesce a coprire i 400 metri da fermo in soli 10,7 secondi con una velocità di uscita di ben 223,7 km/h.
Incredibile vero?
Vi sembrerà ancora più incredibile visto che l'intero progetto è stato curato, sviluppato e messo in opera da Matt nel suo garage.
Non è un progetto commissionato e portato a termine da un'officina specializzata, ma è un progetto nato e portato a termine dalla mente e dalla competenza di un singolo appassionato.
Questa speciale vettura non rimarrà ferma in un garage e non correrà solo nei trackday.
L'obiettivo di Matt è quello di gareggiare per il prestigioso WTAC (World Time Attack Challenge) che si tiene ogni anno in Australia.
Date le grandissime potenzialità di questo progetto, questa RX-7 non sfigurerà di fronte a veri e propri mostri di tuner specializzati che hanno molta esperienza in questo tipo di gara.
Potete seguire gli sviluppi del progetto sulla pagina Facebook M.C Towing World Time Attack RX-7
Ed inoltre potete aderire al crowdfunding di questo progetto a questo link: http://www.gofundme.com/lh4uno
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