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Artega GT, l'anti-Cayman mancata

Stavolta vorrei parlarvi di una sportiva non conosciuta da tutti, ma che ho sempre apprezzato, sognato e creduto incompresa. L'unico, significativo modello di un marchio che ha visto nascita e declino in soli 7 anni. L'Artega GT.


Al salone di Francoforte 2007 un brand nato dal nulla, Artega, propone nel suo stand una bellissima coupe a due posti secchi e motore centrale, degna concorrente della Porsche Cayman. La GT, lunga appena 4 metri, è mossa da un V6 da 3600cc di derivazione Volkswagen, per 300 cavalli e 350 Nm di coppia. Il telaio di acciaio e alluminio e la carrozzeria in materiali plastici rinforzati da fibra di carbonio contribuiscono a far fermare la lancetta della bilancia a soli 1116 kg (dato notevole per una V6). Prestazioni di tutto rispetto: 0-100 in 4,8 secondi per 270 km/h di velocità massima.


Pure gli interni sono molto curati; spartani sì, di teutonico rigore pure, ma ricchi di pelle ed alluminio. Insomma, un bell'ambiente per guidatore e passeggero. L'Artega GT viene provata da alcune riviste ricevendo pareri più che positivi, che sottolineano la sua guidabilità e stupiti per affidabilità e finiture degne di auto più "industriali". Così, nel 2009, comincia la produzione vera e propria a Delbrück.


Cosa fa sembrare questa sportiva un'auto "giusta", diversa da altre raffazzonate auto artigianali? Lo stile sportivo ma elegante. Klaus Dieter Frers, fondatore della Artega, si era infatti affidato alla matita di Henrik Fisker; sì, proprio lui, il padre di DB9 e Z8. L'auto, compatta e dalle linee pulite, risulta un equilibrio raro di forme tondeggianti e linee tese; la fiancata mi ricorda l'Alfa 8C mentre il frontale della sopraccitata concorrente di Zuffenhausen.


La sportiva viene lanciata sul mercato ad un prezzo di 74000€. Un costo tutto sommato concorrenziale, soprattutto tenendo conto dell'artigianalità, della maggiore esclusività e delle sue doti. Ci si mette in garage una vera, piccola supercar a tiratura (nei fatti) limitata e, soprattutto, ad un prezzo di poco superiore a quello della rivale Cayman, alla quale, ripeto, è chiaramente ispirata nel concetto. Frers è infatti anche un pilota historic e un collezionista di Porsche.


Tuttavia i propositi di produrre 500 esemplari all'anno non sono mantenuti e, purtroppo, con la bancarotta dichiarata per l'Artega, la GT il 30 settembre 2012 cessa di essere prodotta. Un vero peccato, perchè mi è sempre piaciuta, e anche per l'eredità che avrebbe lasciato. Nel marzo 2011 era stata infatti presentata la Artega SE: un motore elettrico da 280 Kw (380 cavalli) avrebbe spinto un corpo vettura di soli 1400 kg, grazie ad una batteria raffreddata a liquido molto leggera. Autonomia dichiarata: 300 km. Sarebbe stata una concorrente tosta oltreoceano per la Tesla Roadster. E invece c'è un designer danese che la Tesla l'ha dovuta combattere con una berlinona. Proprio Henrik Fisker.

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