Notizie

I b-sides di RE-Amemiya

Dopo avervi stuzzicato la fantasia con tre creazioni del famoso tuner giapponese RE-Amemiya, continuiamo a stuzzicarvi la fantasia e la passione automobilistica con altre creazioni di questo tuner che possono essere considerate come veri e propri b-sides della storia di questo tuner.
Per parlare di queste auto bisogna tornare agli albori della storia di questa factory specializzata nella modifica di modelli equipaggiati col motore rotativo (RE sta infatti per Rotary Engines).
Ci troviamo quindi nella seconda metà degli anni'70, anni in cui Isami Amemiya stava iniziando a porre le basi per un futuro da maestro del tuning dei propulsori rotativi. 
In quegli anni le Skyline Kenmeri e le Toyota Celica dal design tipicamente americano si sfidavano in pista e sull'anello di Yatabe per stabilire quale fosse la migliore auto sportiva giapponese.
Amemiya, invece, creava qualcosa di incredibile, piazzando il tanto amato propulsore rotativo in veicoli dall'attitudine tutt'altro che sportiva.

RE-AMEMIYA SAVANNA SPORTS WAGON (1976)

La Savannah Sport Wagon è il primo di tanti "esperimenti" condotti da Amemiya durante la sua attività che dura ormai da oltre 40 anni.
La vettura di partenza era una Mazda Grand Familia Wagon, nota anche in America come Mizer o 808 Station Wagon.


Il propulsore originario era un 4 cilindri in linea da 1586 cm3 capace di erogare "solo" 65 cavalli di potenza.
Amemiya, dunque, decise di stravolgere il tutto cambiando propulsore. Scelse quindi il propulsore 12A da 1146 cm3 della Mazda Savanna serie S124, capace di erogare una potenza doppia rispetto al propulsore originario.


Amemiya modificò l'alimentazione installando un nuovo carburatore sportivo della Weber e ne migliorò la dinamica grazie a delle nuove ruote con gomme Yokohama dalla misura di 185/70H/R13 all'anteriore e 205/70H/R13 al posteriore. 
Dato l'indice di velocità massima delle gomme, l'obiettivo di Amemiya era quello di arrivare ai 200 km/h sull'anello di Yatabe.
La velocità massima registrata a fine test fu di 192.26 km/h, un dato molto interessante se si pensa che nel decennio a venire auto con potenze molto maggiori (addirittura 3 o 4 volte maggiori rispetto a questa) avevano come obiettivo quello di arrivare a 300 km/h.

RE-AMEMIYA FAMILIA 508 (1979)

A distanza di tre anni dal primo prototipo speciale Savannah Sports Wagon, Amemiya si ripresenta nel 1979 con una special ancora più folle derivata dalla Mazda Familia 508.


Solo l'anno prima aveva debuttato la Mazda Savanna RX-7 SA22C, equipaggiata col nuovo propulsore aspirato 13B, che non è altro che un'evoluzione del già noto propulsore 12A.
Amemiya, però, non utilizzò il propulsore 13B di serie dalla potenza di 130 cavalli, ma utilizzò uno specificamente modificato per l'impiego agonistico, dalla potenza di circa 250 cavalli.
La lavorazione principale fu quella del peripheral porting, che permise di raggiungere una potenza così elevata.


Le modifiche non si fermarono qui, però. 
Amemiya installò uno scarico da gara con silenziatore Takoashi da 50mm, un carburatore doppio corpo Weber da 48mm ed un differenziale posteriore.
La trasmissione fu ulteriormente rivista, installando la coppia conica della Mazda Familia 1200 da gara, con un rapporto finale al ponte di 4.625.
L'accensione a puntine venne sostituita da una CDI di nuova generazione.
Per quanto riguarda le sospensioni, invece, Amemiya modificò la sezione di montaggio degli ammortizzatori, con la collaborazione di Kayaba.
La carrozzeria non ha una particolare connotazione sportiva, eccezion fatta per la presa d'aria supplementare sul paraurti.
Questa Familia 508 riusciva a raggiungere la velocità massima di 217 km/h ed in un torneo  di accelerazione sui 400 metri organizzato dalla rivista Horideoto, questa speciale creazione di Amemiya sfidò una Porsche 930 (ampiamente favorita per la vittoria) e vinse il duello, staccando un tempo di 13,11 secondi.

RE-AMEMIYA CHANTEZ 

La Mazda Chantez era originariamente una simpatica Kei Car in vendita dal 1972 al 1976 con un motore da 360 cm3 a due tempi. 


Amemiya installò il propulsore 12A sovralimentato dalla potenza originaria di 165 cavalli e modificandolo tramite l'adozione di una turbina KKK K26 con valvola wastegate dedicata della Trust, un intercooler dedicato (sempre della Trust) ed uno scarico con silenziatore da 60 mm di diametro.



La potenza massima era di circa 260 cavalli.
La trasmissione originaria a 5 marce della RX-7 Savanna Turbo venne trapiantata su questa Kei Car unitamente ad un differenziale a slittamento limitato.
L'alimentazione è stata affidata al "solito" carburatore doppio corpo Weber da 48mm.
Sotto la scocca sono state installate nuove sospensioni della Bilstein ed i freni anteriori e posteriori della Chantez originali sono stati sostituiti dai più prestazionali freni della RX-7 Savanna.


Le ruotine della Chantez originale sono state sostituite da gomme Pirelli P700 da 195/70/13 con cerchi Borg 5J all'anteriore e 5,5J al posteriore.
All'anello di Yatabe questa Chantez ottenne una prima volta una velocità massima di 229,36 km/h, record poi migliorato a 240,48 orari sempre dalla stessa vettura.



RE-AMEMIYA CERVO

Anche la Suzuki Cervo era una Kei Car, ma a differenza della Chantez di sopra, aveva il motore collocato posteriormente. 


Amemiya operò in maniera molto simile a quanto fatto sulla Chantez, installando sempre il propulsore 12A sovralimentato, ma in questo caso la turbina utilizzata fu una T03 e non una KKK K26.


Le modifiche fatte a livello meccanico, quindi, non sono molto diverse da quelle fatte sulla Chantez, eccezion fatta per l'installazione del radiatore della Volkswagen Golf GTI Mk2.



La potenza massima era di 250 cavalli e riusciva a coprire i 400 metri da fermo in 12 secondi.

RE-AMEMIYA BIRKIN 7 (1991)

La Birkin Cars produce da oltre 30 anni una replica della Lotus Super Seven.
Nel 1991 RE-Amemiya creò una one-off su base Birkin 7 equipaggiandola col propulsore 13B sovralimentato della Mazda RX-7 FC3S.


Il propulsore che originariamente erogava la potenza di 200 cavalli venne modificato con componenti appositamente costruite da RE-Amemiya per questo impiego come il radiatore dell'olio, o l'intercooler SPL. 


La sovralimentazione venne affidata ad una turbina Mitsubishi TD06SH e l'intercooler venne costruito dalla Trust.
Il motore così configurato erogava ben 300 cavalli e la coppia era così elevata che l'auto sgommava anche in seconda.
Le sospensioni originali della Birkin 7 vennero sostituite da raffinate sospensioni anteriori regolabili della Koni e da ammortizzatori posteriori KP61.
L'impianto frenante era a disco su tutte e quattro le ruote.
La trasmissione, invece, era quella della Mazda RX-7 FC3S dotata di differenziale a slittamento limitato, per trasferire meglio l'elevata potenza alle ruote posteriori.


Il nostro viaggio all'interno dei b-sides di RE-Amemiya finisce qui.
Adesso saprete che RE-Amemiya non è solamente sinonimo di RX-7 modificate, ma è sinonimo di genio applicato ai propulsori Wankel.

(Immagini prese dal sito RE-Amemiya)

Nessun commento:

Posta un commento

GOODIES

...

Throttle Addicted Designed by Templateism.com Copyright © 2014

Throttle Addicted, 2014. Immagini dei temi di Jason Morrow. Powered by Blogger.