Questa non è una delle tante storie di progetti tanto folli quanto interessanti che vi proponiamo qui su Throttle Addicted.
Questa è la storia di un gruppo di street racers giapponesi che si danno battaglia sulle expressway che circondano la città di Osaka.
Questa è la storia dei Kanjo Racers, o Kanjozoku.
Il nome deriva da uno dei tratti noto come Kanjo Route che è uno dei percorsi preferiti dai Kanjozoku.
Sulla mappa sottostante, la Kanjo Route è il percorso al centro della foto.
La particolare conformazione a mo' di circuito permette ai Kanjozoku di gareggiare tra di loro, ma soprattutto permette di sfidare le forze dell'ordine a bordo dei veicoli in dotazione dal governo che, per legge, non possono andare oltre i 180 km/h.
Di solito quando si parla di gare clandestine e di Giappone ci si aspetta sfide ad altissima velocità tra Nissan Skyline GT-R, Toyota Supra, Mazda RX-7 ed altre vetture dalle prestazioni da capogiro.
In questo caso vi sentirete delusi, o forse no, perchè i Kanjozoku gareggiano esclusivamente a bordo di Honda Civic.
Non conta quale sia la versione della Civic, l'importante è che essa sia una Civic e che vada molto più veloce delle vetture della Polizia giapponese.
La predilezione dei Kanjozoku per la Civic è legata molto al fatto che Osaka dista relativamente poco dal famoso circuito di Suzuka, da sempre il circuito in cui Honda ha sviluppato i suoi veicoli dalle caratteristiche sportive.
Inoltre la Civic, a differenza di altre vetture, è dotata di una grande agilità nel traffico, una caratteristica fondamentale per fare lo slalom tra le numerose auto in circolo sulle expressway di Osaka.
Cosa spinge i Kanjozoku a correre per le expressway di Osaka?
Ci sono tanti motivi, ma i più importanti sono due: il disprezzo per le forze dell'ordine giapponesi ed il rispetto di quello che è uno stile di vita.
Come detto, i Kanjozoku disprezzano le forze dell'ordine, quindi correre su strade pubbliche (considerate da loro come dei circuiti con degli ostacoli da superare in slalom) e sbeffeggiare le vetture in dotazione ai poliziotti con inseguimenti o con passaggi a velocità ben superiori ai limiti imposti dal codice della strada giapponese e ben superiori ai 180 km/h di velocità massima delle vetture in dotazione agli stessi poliziotti.
Lo sberleffo ai poliziotti durante una gara è uno dei principali motivi di divertimento per un Kanjozoku, che considera invece la competizione tra i piloti come una competizione sana e genuina.
Gli stessi Kanjozoku si congratulano tra di loro a gara finita per essersi divertiti nello sfrecciare sulla Kanjo Route e per essersi fatti beffe dei poliziotti.
Qui subentra il secondo dei due motivi che spingono i Kanjozoku a correre: essere Kanjozoku non significa essere dei semplici piloti di strada che corrono a veloci folli facendo lo slalom tra il traffico, ma è uno stile di vita molto fedele a sè stesso.
Essere Kanjozoku significa sentirsi giovani, uscire e divertirsi, socializzare con gli altri piloti che corrono nella stessa gara.
Significa abbandonare la routine quotidiana composta dal lavoro per entrare in un nuovo mondo fatto di alta velocità, di Honda Civic e di una sana competizione tra quelli che possono considerarsi tranquillamente come dei compagni di avventura.
Il rischio legato al correre sulle expressway di Osaka è elevatissimo, un Kanjozoku può rischiare di perdere la reputazione pubblica venendo arrestato o può perdere la vita per un incidente, ma poco importa, quando si segue una filosofia di vita le si rimane sempre fedeli.
Queste parole trovano un importante riscontro in Kazuhiro Furukawa, capo di Car Craft Boon, uno dei più importanti elaboratori tra i Kanjozoku.
Questa factory giapponese elabora principalmente veicoli Honda in configurazione da pista, da show o da gara sulla Kanjo Route.
A detta dello stesso Furukawa, per modificare una Civic in un veicolo capace di giocarsela ad armi pari con gli altri Kanjozoku non è strettamente necessario modificare il motore, ma basta modificare le sospensioni e cambiare le gomme originali per ottenere il massimo grip su strada.
Dopo aver spiegato le motivazioni per cui i Kanjozoku corrono sulle strade di Osaka ed aver parlato della filosofia che anima gli stessi Kanjozoku, è arrivato il momento di spiegare come si svolge la gara tipo.
Si parte da un punto indefinito e ci si sfida ad alta velocità sulle expressway di Osaka.
I partecipanti per ogni gara sono ben venti, quindi immaginate di essere belli tranquilli in quel di Osaka che state percorrendo una delle expressway che vi sta riportando a casa e la vostra tranquillità venga sconvolta da venti folli a bordo di Honda Civic dalle colorazioni più inusuali che vi sfrecciano davanti a velocità assurde.
Sarebbe una scena paradossale che lascerebbe di stucco chiunque.
A differenza dei membri del Mid Night Club, i Kanjozoku personalizzano le proprie Civic con livree da gara o con colori sgargianti, in modo da attirare l'attenzione di tutti ed in particolar modo dei poliziotti.
Come per tutti i gruppi di street racers, l'anonimato della propria identità (specialmente nei confronti della polizia) è fondamentale anche per i Kanjozoku, ma la propria Civic deve spiccare tra tutte le altre vetture proprio per attirare l'attenzione dei poliziotti e beffarli grazie alla maggiore velocità massima della propria Honda rispetto alla volante della polizia.
Non è raro, infatti, trovare foto o video di Kanjozoku che occultano la propria identità con maschere
.
Se sei Kanjozoku non conta chi sei sulla carta d'identità, ma qual è la tua Civic.
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