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Iso Grifo 90.

Siamo nei lontani anni '40 e in Italia la cultura automobilistica scorre già nel sangue dei nostri padri o nonni, che possono tifare nelle gare e guidare tutti i giorni le macchine delle case più grandi ancora oggi esistenti, come Fiat, Alfa Romeo, Lancia..
Qualcuno però si era stancato di queste e volle provare a fare di testa sua, fondando la propria casa automobilistica: dei nomi a caso? Enzo Ferrari, Renzo Rivolta, qualche anno più tardi Ferruccio Lamborghini..


Proprio dell'azienda fondata da Renzo (nella foto qui sopra insieme ad una Iso Rivolta GT) vogliamo parlare oggi, o meglio, dell'ultimo prodotto che porta il nome del marchio Iso Rivolta: la Grifo 90.

La affascinante Iso Grifo nasce nel 1965 dalle menti di Giotto Bizzarrini e Bertone, con l'intenzione di creare un'auto in grado di mettere d'accordo i gusti americani con quelli europei tramite l'accoppiata V8 Chevrolet con le curve tutte all'italiana della carrozzeria.


La Grifo 90 riprende appieno questa filosofia, applicandola agli stilemi degli anni 90. Le linee diventano squadrate e più taglienti, la mano di Marcello Gandini riesce a farci capire a colpo d'occhio da che decade arriva l'ultima nata della Iso.

Unica nel suo genere, non poteva che avere fari concettualmente unici: a scomparsa,
ma al contrario rispetto a tutte le altre auto.
Ma allora perchè questa berlinetta è stata prodotta vent'anni dopo, nel 2010?
Per la crisi che colpì la casa automobilistica negli anni in cui doveva partire la produzione della 90, che basava le entrate sulle vendite dei pullman Isobus, i quali non riscossero successo. Il progetto venne così abbandonato fino al 2010, quando l'azienda Mako Shark di Lecco si prese l'impegno di progettare l'auto sulle basi del prototipo di legno pensato da Gandini, limitando la produzione a soli 12 esemplari, ognuno supervisionato e firmato da Piero Rivolta.


Ne scaturisce così un'auto dalla forma uguale a quella progettata negli anni 90, ma diversa sotto pelle dato il largo uso della fibra di carbonio, il quale la rende leggerissima: solo 1200 kg.
Sotto il cofano si trova un V8 Corvette elaborato dalla Callaway che l'ha portato a 440 cv: abbastanza per farla schizzare da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi e farle passare i 300 all'ora.
Il sogno di Renzo viene così reinterpretato in chiave moderna: un cuore pulsante americano vestito all'italiana.
Vi lasciamo un po' di foto scattate da GabriCP photography durante l'ultimo 6RDS a Monza!













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