Ci ha lasciato tregua per appena due mesi, il Mondiale Rally: il 22 gennaio si tornerà a far sul serio, a sfidare di nuovo Sebastien Ogier e la sua Volkswagen. E, come da tradizione, si comincerà col botto, con il rally più affascinante: il Monte Carlo (per gli appassionati "Monte"). Attendendo che i mostri del WRC si arrampichino sul Col de Turini, prepariamoci ad una nuova, appassionante stagione con una guida veloce al 2015.
22-25 gen Rallye Monte-Carlo
12-15 feb Rally Sweden
5-8 mar Rally Mexico
23-26 apr Rally Argentina
21-24 mag Rally de Portugal
11-14 giu Rally d'Italia Sardegna
2-5 lug Rally Poland
30 lug - 2 ago Rally Finland
20-23 ago Rallye Deutchland
10-13 set Rally Australia
1-4 ott Rallye de France-Alsace
22-25 ott Rally RACC Catalunya
12-15 nov Wales Rally GB
Stessi paesi, nuove strade: il succo dei rally. In Portogallo ci si sposterà in tutt'altra parte del paese, mentre al Monte il 75% del percorso differirà dall'anno passato. Anche negli altri rally ci saranno modifiche consistenti.
Il 2015 segna un ritorno al passato nella gestione gara. I piloti del Mondiale si erano ormai abituati a gestire la propria condotta di gara anche in base alla comunicazione in tempo reale degli intertempi ("split") dei rivali che li precedevano. Da quest'anno, invece, si ritornerà all'intuito, all'istinto, alla pesantezza del piede destro...come in Formula 1, le comunicazioni da e verso le vetture che eccettuano questioni di sicurezza saranno bandite; i rallisti non potranno più correre seguendo i dati delle performance dell'avversario, ma daranno tutto ciò che hanno sempre, e senza tatticismi "istantanei".
L'anno scorso c'era stato una sorta di blocco dello sviluppo delle vetture in nome del contenimento dei costi; nel 2015 ci sarà un po' di de-freeze. I costruttori potranno omologare un certo numero di modifiche alla macchina. In secondo luogo, i pesi minimi di dati componenti sono stati modificati per consentire alle squadre di lavorare maggiormente sulla distribuzione dei pesi. Infine, nell'abitacolo, tornerà il cambio con i paddle al volante.
I campioni in carica della Volkswagen saranno i primi a muoversi, portando a Montecarlo una nuova versione della Polo R. Citroen, invece, inizierà montando un propulsore sviluppato in condivisione con il loro motore WTCC, al quale faranno seguito altre modifiche durante l'anno (aerodinamica e sospensioni).
Ford e Hyundai se la prenderanno più comoda, portando all'esordio monegasco delle vetture 2014 modificate; se la casa dell'ovale blu comincerà con le modifiche più consistenti in Portogallo, i coreani esordiranno più tardi con una i20 tutta nuova.
Per alcune tappe il WRC sarà affiancato dal nuovo campionato FIA R-GT Cup, del quale avevamo già parlato qui. I giovani del Junior WRC dovranno tenere a bada una DS3 R3T più pepata.
Capitolo piloti. La line-up (quella che corre per i punti mondiali, come sappiamo è un motorsport con una certa "variabilità" di schieramento di gara in gara) è simile a quella dell'anno passato, in attesa che scenda in campo Toyota (che pare avere intenzioni serissime); non mancano tuttavia gli avvicendamenti. Volkswagen conferma sulle Polo R il bicampione del mondo (in carica) Sebastien Ogier, che rimane il favorito d'obbligo anche per il 2015, un voglioso di rivalsa Jari-Matti Latvala ed un Andreas Mikkelsen all'anno della conferma. Tre pure le DS3 ufficiali (in attesa di sapere se di Citroen si tratterà, o solo "DS" come marchio a sé), con i confermati Meeke ed Ostberg; sua maestà Sebastien Loeb "ruberà" l'auto ufficiale al norvegese per il Monte (questi userà un'auto "esterna"). La Ford M-Sport (semiufficiale) affiancherà al positivo Evans l'estone Ott Tanak in sostituzione del ritirato Hirvonen; altre due Fiesta private (gommate Pirelli e non Michelin come il resto dello schieramento) saranno guidate dal ceco Prokop e dall'italiano Lorenzo Bertelli, che finalmente riporterà il tricolore nel WRC. Mentre scriviamo, siamo in attesa dell'ufficializzazione di Robert Kubica, tuttavia sembra certo correrà anche lui con l'auto statunitense per tutta la stagione e col "suo" team privato RK. Infine le Hyundai di Neuville e Sordo, affiancate da una terza "esterna" affidata a Paddon.
Altri protagonisti si aggiungeranno allo spettacolo, ma saranno ufficializzati di gara in gara. A Montecarlo, ad esempio, oltre a Loeb, ci saranno Protasov, Chardonnet, Lefebvre, Henning Solberg, Bouffier e Raoux, che probabilmente parteciperanno a tutte le gare o quasi.
Situazione annosa, nei rally, quella di chi parte per primo; uno svantaggio sullo sterrato, "pulire" la strada, che diventa un vantaggio sull'asfalto, dove il percorso viene sporcato. Nel 2014 i più veloci dello shakedown potevano scegliere dove inserirsi per il primo giorno e successivamente si andava in ordine inverso di classifica provvisoria. La FIA cambia metodo nel 2015 per rimescolare le carte ed incentivare lo spettacolo. Il venerdì ed il sabato sarà il leader di campionato ad aprire le danze, e solo la domenica si invertirà la classifica parziale del rally per comporre l'ordine di partenza. In Messico e Sardegna (primi sterrati, nei quali il leader dovrebbe essere svantaggiato) se ne dovrebbero vedere i frutti.
Come seguire il WRC? Siamo in attesa di conferme circa la copertura del campionato su Sky; nel 2014 Fox Sports 2 aveva raccontato il campionato in maniera egregia, con commento a due voci sia sportivo che tecnico (apprezzato pure per la frequente interazione dei telecronisti coi social network in tempo reale). La tv satellitare aveva dedicato uno spazio ottimo per gli standard rallistici: speciale di un'ora il giovedì, una o due tappe i giorni seguenti, power stage alla domenica ed un'altro speciale-highlights in settimana. Sul web per l'Italia sono indicati come broadcaster Fox e RAI (anche se, con la nostra tv di stato, non mi entusiasmerei troppo). Se tutto ciò non dovesse essere confermato, niente paura: il sito internet del WRC è aggiornato frequentemente con video dei momenti salienti dopo ogni tappa e live timing, e tutto ciò anche tramite una comoda app per il vostro smartphone. Con season pass "WRC+" si ha in più la copertura live e contenuti esclusivi. Inoltre è uno dei campionati più seguiti sui social network dall'organizzazione. Insomma, dal lato media, nulla a che vedere con la "polverosa" Formula 1!
Photo credits on wrc.com
Nessun commento:
Posta un commento